Un nuovo polo oncologico in Valcamonica, tra sogno ed esigenza

Giuliana Mossoni
Ogni anno in Valcamonica ci sono 750 casi di nuovi tumori: i numeri rendono necessario investire nell’oncologia
L'Asst Valcamonica fa il punto sull'operazione «polo oncologico» - © www.giornaledibrescia.it
L'Asst Valcamonica fa il punto sull'operazione «polo oncologico» - © www.giornaledibrescia.it
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L’obiettivo è ambizioso, di quelli che fanno svoltare i processi di cura di un territorio: la creazione di un polo oncologico della Valcamonica. Sono i numeri a chiederlo. Sono i pazienti che, quotidianamente, si recano in strutture fuori dalla Valle per curarsi e per avere diagnosi. Ogni anno in Valcamonica ci sono 750 casi di nuovi tumori; negli ultimi sei, dal 2018 al 2024, ci sono stati 6.199 ricoveri con diagnosi oncologica di vario tipo, di cui 4.508 chirurgici, e sono state effettuate 32.870 prestazioni oncologiche, 78.452 radioterapiche e 580.503 prestazioni diagnostico-terapeutiche correlate a diagnosi oncologica.

Gli obiettivi

Un momento dell'incontro - © www.giornaledibrescia.it
Un momento dell'incontro - © www.giornaledibrescia.it

Per questo il direttore generale dell’Asst camuna Corrado Scolari, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, ha chiamato a raccolta tutti i direttori delle unità operative protagonisti dei percorsi e della rete di cura. L’obiettivo era presentare la nuova organizzazione, i percorsi di presa in carico del paziente oncologico e i professionisti coinvolti nelle attività del polo. «Il potenziamento del percorso di presa in carico del paziente oncologico, dallo screening preventivo fino alla diagnosi e cura della malattia, è un obiettivo strategico che ci siamo dati per rispondere ai bisogni del nostro territorio – ha esordito Scolari –. Il consolidamento degli organici e la definizione puntuale dei percorsi diagnostico-terapeutici, anche condivisi con i più importanti centri di riferimento per le patologie tumorali, consentiranno nei prossimi anni di sviluppare il percorso di creazione del polo oncologico».

Il sogno

Non è la prima volta che il direttore generale parla di questo «sogno» in via di concretizzazione: anche in occasione dell’incontro d’inizio anno di Assocamuna, davanti a una platea di quattrocento imprenditori, Scolari aveva rimarcato il progetto per la creazione di un «nuovo reparto di oncologia molto presto, affinché le persone ammalate possano restare in Valle per le cure importanti. D'altronde noi serviamo un 21 per cento di cittadini che vengono da fuori».

C’è di più: anche per quest’anno è previsto un incremento dell’offerta di prestazioni, soprattutto per le prime visite oncologiche e le terapie erogate direttamente in Asst Valcamonica. Tutto questo mentre medici e infermieri incontravano i cittadini per informarli sulla prevenzione dei tumori, offrendo gratuitamente screening e vaccinazioni in occasione della giornata mondiale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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