Polo multifunzionale al quartiere Don Bosco: inizio dei lavori in primavera
Settecento giorni di tempo per veder nascere la prima parte delle quattro complessive che comporranno il futuro polo multifunzionale al quartiere Don Bosco. Serviranno, quindi, circa due anni per vedere concretizzato il primo step di «La Scuola al centro del futuro», l’azione bandiera della Strategia di sviluppo Urbano sostenibile (Sus) adottata dall’Amministrazione comunale per favorire processi di integrazione, coesione sociale e riqualificazione della zona sud-ovest della città.
Investimenti per l’educazione
Con questa prima tranche da 15 milioni saranno realizzati, nell’area compresa tra via Sardegna e il parco Gallo e tra via Nisida e via Privata De Vitalis, un community hub, una scuola secondaria di primo grado e un padiglione di portierato sociale. Il progetto definitivo-esecutivo per il primo lotto del nuovo polo scolastico e culturale è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta guidata dalla sindaca Laura Castelletti, che sottolinea come «la scuola del futuro sia sempre più vicina, a dimostrazione di come siamo una città che cresce, si sviluppa e vuole guardare con ottimismo davanti, scegliendo di investire sui giovani e sulle famiglie con progetti per una educazione a 360 gradi».
«Con questo e altri progetti stiamo facendo una scelta di investimento controcorrente rispetto alle politiche nazionali, che ci dicono di stringere e tagliare le risorse sulla scuola» tiene a specificare l’assessora all’istruzione, Anna Frattini.
«L’inizio dei lavori è previsto per la primavera 2025 - annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Valter Muchetti -, mentre il termine degli stessi con il loro collaudo avverrà entro marzo 2027».
L’importo complessivo di questo primo intervento è pari a 15.080.000 euro, dei quali 10.150.000 finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale, 2.100.000 messi a disposizione dal Fondo Sviluppo e Coesione. I restanti 2.830.000 saranno a carico del Comune.
Il primo lotto
Nel dettaglio, il primo lotto si sviluppa su una superficie complessiva di 7.400 metri quadri e comprende le aree destinate alla realizzazione di un community hub, «ovvero un centro culturale di 1.500 metri quadri dotato di un auditorium fino a 198 posti per spettacoli, conferenze e proiezioni - spiega l’assessore all’Innovazione sociale ed economica Andrea Poli -, che include un plateatico esterno e un FabLab creativo comprensivo di una mediateca e di spazi polifunzionali per attività culturali, musicali e multimediali tra cui sale prove, studio di registrazione e laboratori modulari».
Ci sarà poi spazio per la scuola secondaria di primo grado, pensata per accogliere 225 studenti con spazi flessibili e innovativi, al fine di adattarsi a diversi modelli pedagogici. In testa al corpo all’edificio, con una superficie totale di circa 2.000 metri quadri, verrà collocata la nuova biblioteca, autonoma rispetto al plesso scolastico e destinata a ospitare il patrimonio librario della biblioteca del parco Gallo. L’edificio sarà collegato anche alla palestra attuale tramite un ponte coperto al livello del primo piano. Il Portierato sociale, che integra gli spazi del community hub, è composto da due edifici modulari al piano terra di circa 125 metri quadri dedicati ad attività sociali e a un bar-caffetteria con terrazza al primo piano.
Al progetto del primo lotto hanno lavorato gli studi Ganko per quanto riguarda il community hub, Associates Architecture per la scuola secondaria e Motu per il portierato sociale con la consulenza di Alberto Ferlenga e Filippo Orsini. Nella fase di sviluppo i progettisti si sono avvalsi della collaborazione di Francesca Pedroni, OperaMista, Carlo Daniele Leoni e Arcadis Italia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.