Polemiche sulla Tav, la stazione del Garda «un’opera inutile»
La minoranza consiliare di Desenzano torna a schierarsi compatta contro la stazione del Garda, all’indomani della visita del ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini e a quella che la minoranza stessa definisce la «passerella politica di rappresentanti leghisti ai cantieri Tav».
Le forze all’opposizione non hanno in particolare «digerito» le manifestazioni di sostegno e supporto alla realizzazione della nuova stazione espresse dal sindaco Guido Malinverno, dal presidente del Consiglio comunale Paolo Abate e dal deputato, ma anche consigliere comunale a Desenzano, Paolo Formentini.
Cosa dice l’opposizione
Tutti concordi, i capogruppo di minoranza, nel riaffermare «l’inutilità» della stazione del Garda. Così Andrea Spiller (M5s e l’Altra Desenzano) ribadisce che «sulla linea storica esistono già ben due stazioni, operative e funzionanti, che quotidianamente accolgono treni veloci. Esiste poi il grosso rischio - continua - che, come dichiarato dal sindaco il quale ha parlato espressamente di nuovo Hub, l’insediamento di una nuova infrastruttura di questo genere crei i presupposti per una pesante urbanizzazione di quell’area, rendendo inevitabile la realizzazione di strade, parcheggi e servizi, sacrificando per sempre una enorme porzione di territorio oggi ad uso agricolo».
Stessa linea di Maria Vittoria Papa, capogruppo del Pd: «Bisognerebbe garantire una più efficiente mobilità ferroviaria a favore dei tanti pendolari (lavoratori e studenti) che si spostano quotidianamente e dei turisti: una proposta di mobilità alternativa che garantisce la tutela del territorio, favorisce la mobilità dei lavoratori senza rinunciare alla fruibilità turistica».
E ancora Stefano Terzi, capogruppo della coalizione che riunisce Desenzano Progetto Futuro, Viviamo Desenzano e lo stesso Pd: «Dal sindaco e dagli altri amministratori intervenuti avrei voluto sentire la difesa degli interessi dei desenzanesi, e non le solite riverenze al potente di turno. Anche perché circa la stazione del Garda non esistono garanzie né sul suo funzionamento, né su chi si sobbarcherà costi per collegarla al centro, tantomeno che non si riveli volano per altre inutili speculazioni edilizie».
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