Pochi fedeli a messa: il parroco di Collio cancella quella del sabato

Barbara Fenotti
Don Battista Dassa non celebrerà più alle 18.30, confermate tutte le altre funzioni. Non tutti hanno accolto di buon grado la novità
La chiesa di Collio - © www.giornaledibrescia.it
La chiesa di Collio - © www.giornaledibrescia.it
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Il calo inarrestabile dei fedeli alle messe ha portato il parroco di Collio e frazioni, don Battista Dassa, a decidere di eliminare la celebrazione del sabato sera. Succederà a partire dal primo marzo.

Confusione sui social

Per comunicarlo ai parrocchiani, il sacerdote ha affisso alcune settimane fa un biglietto fuori dalla chiesa. La comunicazione è approdata nelle scorse ore sul gruppo Facebook «Non sei di Collio se…», dove, come spesso accade in situazioni social come questa, non ha mancato di sollevare incomprensioni e anche qualche critica. Il post ha creato una certa confusione e, a giudicare dai commenti, non è stata compresa la decisione presa dal parroco.

Contattato personalmente, don Dassa precisa che «quello che è stato scritto da alcuni utenti su Facebook non corrisponde a verità, perché non è assolutamente vero che sono state tolte più messe: l’unica che a partire dal prossimo primo marzo non sarà più celebrata è quella delle 18.30 del sabato nella chiesa di Collio. Le altre rimangono confermate».

La situazione

Continueranno, quindi, a esserci quella delle 17 del sabato a San Colombano e, la domenica, quella delle 8.30 a Tizio, alle 10 a Memmo e alle 18.30 a Collio, più le funzioni infrasettimanali. Cosa ha spinto il don a stralciare l’appuntamento religioso? «In questi ultimi tre anni la partecipazione delle persone alla messa è andata progressivamente calando – spiega –. E non solo durante le messe tradizionali: il giorno di Natale non c’erano più di dieci fedeli tra i banchi. Addirittura durante i giorni feriali, come il lunedì e il mercoledì a San Colombano e il martedì e giovedì a Collio, capita che non presenzino più di una o due persone: a che pro mantenere quella delle 18.30 del sabato?». Stando così le cose, don Dassa ha deciso di conseguenza. Non tutti, però – confusione creata dal post su Facebook a parte – hanno accolto di buon grado questa novità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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