Il pizzaiolo egiziano di Borgosatollo racconta la sua vita in un film

Mimmo racconta la sua storia in un film. Dopo aver scritto un libro, in cui descrive la sua esperienza di vita, e interpretato canzoni riguardanti le sue terre (l’Italia e l’Egitto, una è in arabo e l’ultima in dialetto bresciano in collaborazione con il cantautore Charlie Cinelli), ora per lui è tempo di cimentarsi come attore in una pellicola. Nasser Ata Alla, meglio conosciuto come Mimmo, vive da tempo a Borgosatollo con la sua famiglia, ha tre figli, due maschi e una femmina, ed è il gestore di due pizzerie del paese. Dal volume «Nasser, da clandestino a cittadino» scritto con Luciano Zanardini è nata l’idea di girare un film insieme al regista Mauro Cartapani, già autore di una proiezione intitolata «A-mors».
Valori
La nuova pellicola affronta tematiche come speranza, integrazione, successo, ma indaga anche i sacrifici che tutto questo comporta. Il lungometraggio, iniziato a gennaio 2024, è frutto del lavoro e dell’impegno di una quarantina di persone.
La vita di Mimmo viene messa sotto i riflettori (e integrata con alcune parti create e inserite nella pellicola per esigenze filmiche): si parla della traversata dall’Albania all’Italia, esperienza in cui ha perso degli amici, della ricerca di un posto tutto suo nel nuovo Paese, delle possibilità in ambito lavorativo, degli incontri che gli hanno cambiato la vita, dell’integrazione, delle sue passioni, delle amicizie e dei valori che regolano la sua vita. Le ambientazioni che fanno da sfondo alla vicenda sono bresciane: centro storico cittadino come Duomo, piazza Castello, piazza Mercato, ma anche Manerba e Iseo. Il film potrebbe vedere (non prima di ottobre) il suo debutto al cinema, per poi essere fruibile online.
Riconoscenza
«Ringrazio Mauro, perché è lui il perno di questa avventura – spiega Mimmo –. Il film è senza budget, la partecipazione è volontaria, perché gli attori credono nei valori che la storia vuole trasmettere. Io interpreto me stesso: è un’esperienza faticosa, ma divertente. Non avevo soldi, ma la voglia di mettermi in gioco non mancava e non manca ancora oggi. Ho avuto anche una buona dose di fortuna. Il mio desiderio più grande – conclude – è quello di calcare il palco di Sanremo cantando una canzone che mi rappresenti».
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