I più grandi giornali del mondo si stampano al Csq di Erbusco
Da pochi giorni al Centro stampa quotidiani (Csq) di Erbusco c’è una grossa novità. Nello stabilimento franciacortino – che dà vita anche all’edizione cartacea del Giornale di Brescia – dal 3 febbraio si stampano anche il New York Times, Le Monde, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Süddeutsche Zeitung, la Bild e Die Welt. Le copie stampate ad Erbusco verranno poi distribuite nel Nord e in parte nel Centro Italia.
Strategia
«L’avvio delle tirature digitali ad Erbusco è nato grazie all’accordo di partnership fra il Centro stampa quotidiani e Ips Italia, società del gruppo tedesco Ips Holding Gmhb, uno dei leader della distribuzione nel nostro Paese di prodotti editoriali in lingua straniera», si legge sul comunicato del Csq. Ips Italia provvedeva alla stampa digitale di alcune testate nei due poli produttivi di Roma e Milano. Poi, nel 2024, la decisione di dismettere Milano e trasferire le tirature al Csq di Erbusco.
«Per noi è stata una scelta molto ponderata, ma assolutamente strategica, per sostenere la nostra crescita futura – spiega Domenico Brancati, amministratore delegato di Ips Italia. Il polo produttivo milanese, operativo da tredici anni, aveva necessità di poderosi investimenti tecnologici. Abbiamo deciso di concentrarci sul nostro mestiere, che è diffusione capillare delle testate, lasciando la stampa a chi se ne occupa quotidianamente».
Sulla scelta ha pesato moltissimo il fattore qualità. E su questo all’Ips Italia hanno avuto esperienze molto significative. «Il lettore delle testate estere ha tolleranza zero per un prodotto che non sia stampato a regola d’arte. La qualità di stampa digitale che ci garantisce il Csq è assolutamente offset compatibile, ed è quello che noi cerchiamo».
Tecnica
«Per noi di Csq, che già da anni stampiamo numerosi quotidiani e periodici esteri il nuovo accordo con Ips Italia è oltremodo importante – sottolinea il Direttore Dario De Cian –. A parte il prestigio delle nuove testate che usciranno dal nostro stabilimento, la scelta conferma quanto fosse corretta la visione di investire, già da molti anni, nello sviluppo di un centro stampa dove le produzioni possono avviarsi su due linee, offset e digitali, a seconda delle convenienze economiche dei nostri clienti, e di continuare, passo dopo passo, anche gli investimenti».
Il futuro
«In futuro non possiamo escludere che dal Csq escano anche copie di periodici internazionali, che noi distribuiamo – prosegue Brancati –. A decidere sarà, come sempre, il mercato editoriale, che in tutto il mondo è alla continua ricerca di soluzioni per continuare a crescere. Un obiettivo che trova, all’estero con in Italia, alleati formidabili nelle partnership industriali».
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