Più controlli alle Torbiere del Sebino: via alla vigilanza interna

Veronica Massussi
La Riserva prova a reagire ai danneggiamenti subiti. Non cresce il biglietto, si punta sul 5x1000
Un suggestivo scorcio della Riserva delle Torbiere - © www.giornaledibrescia.it
Un suggestivo scorcio della Riserva delle Torbiere - © www.giornaledibrescia.it
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Le Torbiere del Sebino avranno presto un proprio corpo di vigilanza. Una necessità a cui è sempre più impellente rispondere dato che purtroppo, anche nelle scorse settimane, si sono registrati episodi di danneggiamento e vandalismo.

Vigilare su un’area naturale di quattro chilometri quadrati non è sicuramente semplice, soprattutto se si può fare affidamento solo sul volontariato e pochi dipendenti dell’ente gestore. Le violazioni dell’area centrale del parco, chiusa ai visitatori per permettere la nidificazione, e lo sfondamento del cancello meritano sanzioni pesanti.

I lavori di ripristino sono stati rapidi, il cancello riposizionato e chiuso ma la vicenda ha riportato in primo piano il tema della necessità di una stretta costante vigilanza sull’area.

«Fin dall’inizio dell’anno, l’ente Riserva, che come ente pubblico deve muoversi in un quadro normativo ben definito, ha avviato le procedure formali per dotarsi di un proprio organismo di vigilanza - spiega il presidente Marco Pilotti - Tale organismo potrà garantire in modo pieno ed efficace sia l’attività informativa che quella di controllo e sanzionamento, già svolta dalle Gev, guardie ecologiche volontarie, della Provincia di Brescia e della Comunità Montana del Sebino Bresciano, indispensabili per la gestione di un’area vasta e accessibile come le Torbiere d’Iseo».

La procedura

Attualmente si sta completando l’accreditamento regionale, cui seguirà a breve l’apertura delle liste per tutti i volontari e l’avvio dei corsi di formazione, che permetteranno alla Riserva di dotarsi di un organico numericamente e qualitativamente adeguato a garantire un presidio capillare e conforme al quadro normativo vigente.

A Pasquetta il centro visite della Riserva era regolarmente aperto e operativo per fornire informazione al pubblico. In quella giornata la Riserva è stata presidiata da tre guardie della Provincia e dal direttore dell’area protetta, Nicola Della Torre, che hanno svolto una costante attività di controllo su tutti i percorsi.

«Occorre ricordare che la fruizione sociale, turistica e ricreativa dell’area della Riserva delle Torbiere d’Iseo è un’opportunità preziosa offerta alla collettività, e costituisce uno degli scopi fondamentali indicati all’articolo 4 dello Statuto dell’ente - continua Pilotti -. Il comportamento scorretto di alcuni non deve far dimenticare che la stragrande maggioranza dei visitatori usufruisce di questa risorsa in modo rispettoso e consapevole, nel pieno rispetto dei luoghi e delle regole. Peraltro, l’azione di tutela nella quale siamo attivamente impegnati si scontra con una carenza di mezzi anche economici. Per cercare di contrastare questo problema, La Riserva ha recentemente rinunciato ad aumentare il biglietto di ingresso per i non residenti, iscrivendosi piuttosto al ruolo degli enti che possono essere beneficiari del 5 per mille». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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