Piscine comunali, il centrodestra: «Perché non c’è stata una gara?»

L’opposizione in Loggia critica la scelta dell’Amministrazione di affidare direttamente la gestione degli impianti alla Federazione italiana nuoto, che ha poi investito dell’incarico la società An Brescia
Nuotatori in corsia - © www.giornaledibrescia.it
Nuotatori in corsia - © www.giornaledibrescia.it
AA

«Da chi sono gestite le piscine comunali di Brescia? O meglio: perché sono state affidate una società privata senza una gara pubblica?». A porre queste domande alla sindaca Laura Castelletti sono i consiglieri di opposizione del centrodestra (Fratelli d’Italia, Civica Fabio Rolfi Sindaco, Lega); lo hanno fatto con una interrogazione.

Convenzione

Oggetto del contendere la convenzione (dell’1 agosto scorso) tra la Federazione italiana nuoto e il Centro San Filippo, società in house detenuta al 100% dal Comune di Brescia, per l’affidamento diretto per la gestione delle tre piscine comunali. «Una convenzione correttamente stipulata – si legge –, senza necessità di preventiva gara pubblica, poiché le federazioni sportive sono enti di diritto pubblico».

Ma il problema è un altro, perché la gestione pratica degli impianti natatori non è di fatto in mano alla Federazione, bensì alla società privata An Brescia Ssd, una società a responsabilità limitata che si occupa anche di incassare quanto pagato per gli accessi alle piscine; fino al 31 luglio gli incassi venivano direttamente introiettai da Centro San Filippo spa e poi parzialmente girati alla Federazione per il servizio reso.

Nell’interrogazione si sottolinea quindi che attualmente «la concreta gestione delle tre piscine comunali sia esercitata dalla An Brescia Ssd, evidentemente sulla base di specifica convenzione stipulata con la Fin, rispetto alla quale però non è stata preventivamente esperita la pubblicazione di alcun bando di evidenza pubblica per selezionare il miglior operatore del settore che potesse gestire tali beni pubblici».

La richiesta

«Chiediamo chiarezza – ha spiegato Giovanni Posio –, a nostro avviso c’è stata una procedura non corretta, anche altri privati potevano ambire a gestire gli impianti: perché non c’è stata una gara pubblica?»; nell’interrogazione si precisa che altri operatori avrebbero potuto offrire «condizioni economiche più vantaggiose di quelle garantite oggi a Centro San Filippo Spa».

Per Mattia Margaroli, «il 2024 ha evidenziato una pessima gestione sul fronte piscine», per Carlo Andreoli le vicende degli impianti natatori («alla piscina di Lamarmora il chiosco è stato chiuso») segnala «una mancanza di cura della cosa pubblica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.