In coda all'alba fuori dalla piscina di Mompiano per iscriversi ai corsi

La Redazione Web
Alle 5 di mattina l’ingresso di via dello Stadio era già gremito: non è possibile fare l’iscrizione online
Dall'alba code per l'iscrizione in piscina
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Fuori è ancora buio ma l’ingresso della piscina di Mompiano è già gremito. Sono tantissime le persone che si sono svegliate prima dell’alba stamattina per riuscire a iscriversi nella prima giornata disponibile alla stagione 2024-25 dei corsi di nuoto che inizierà il 23 settembre. Molti sono genitori che vogliono procedere alle iscrizioni dei figli.

La coda in via dello Stadio ha cominciato a formarsi alle 5 del mattino. Spiega esasperato chi è in coda: «Non è possibile iscriversi online. Quello di mettersi in fila alle cinque del mattino è un consiglio che viene dato dagli addetti alle iscrizioni della piscina quando telefoni per chiedere informazioni. La scena si ripete così ogni anno».

  • Coda fuori dalla piscina di Mompiano
    Coda fuori dalla piscina di Mompiano - Foto Gabriele Strada Neg e lettori del GdB © www.giornaledibrescia.it
  • Coda fuori dalla piscina di Mompiano
    Coda fuori dalla piscina di Mompiano - Foto Gabriele Strada Neg e lettori del GdB © www.giornaledibrescia.it
  • Coda fuori dalla piscina di Mompiano
    Coda fuori dalla piscina di Mompiano - Foto Gabriele Strada Neg e lettori del GdB © www.giornaledibrescia.it
  • Coda fuori dalla piscina di Mompiano
    Coda fuori dalla piscina di Mompiano - Foto Gabriele Strada Neg e lettori del GdB © www.giornaledibrescia.it
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  • Coda fuori dalla piscina di Mompiano
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  • Coda fuori dalla piscina di Mompiano
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    Coda fuori dalla piscina di Mompiano - Foto Gabriele Strada Neg e lettori del GdB © www.giornaledibrescia.it
  • Coda fuori dalla piscina di Mompiano
    Coda fuori dalla piscina di Mompiano - Foto Gabriele Strada Neg e lettori del GdB © www.giornaledibrescia.it

C’è chi racconta che l’anno scorso ha atteso cinque ore per poi sentirsi dire che non c’era più posto. Dicono altri: «Non solo siamo in coda da ore, ma ci sono anche 40 gradi all’interno. Non è un’organizzazione questa, è vergognoso e dopo ore nessuno sta gestendo la situazione».

Alle 9 la coda non è ancora smaltita e qualcuno, rassegnato, inizia ad andarsene. «C’è gente che può chiamare qualcuno a sostituirlo in coda ma io e mio marito lavoriamo e non ci sono i nonni, non posso arrivare tardi al lavoro per l’abbonamento in piscina. Rinuncio».

Le parole del presidente Nicola Fiorin

«Il vero problema sta nel fatto che per ogni iscrizione al genitore viene fatto un piccolo colloquio con l’istruttore circa le capacità del figlio di stare in acqua – spiega l’avvocato Nicola Fiorin, presidente della San Filippo, che gestisce il centro natatorio di Mompiano –. Su questo versante non me la sento di ovviare in altri modi perché la sicurezza degli utenti è la cosa più importante». Ecco perché non è prevista l’iscrizione online.

«Inoltre oggi c’è stato un problema relativo al pos – prosegue Fiorin –, che non dipende da noi: questo ha comportato ulteriori problematiche.Siamo consapevoli della situazione difficile e il nostro direttore era a Mompiano stamattina: chiedo scusa per i disagi e garantisco che tutta la società è impegnata per monitorare la situazione». 

Le reazioni politiche

La Loggia, sede del Comune di Brescia
La Loggia, sede del Comune di Brescia

«La stagione della tragicomica gestione delle piscine comunali della giunta Castelletti sembra non concludersi nemmeno con l’arrivo dell’autunno, visti i disagi che i cittadini bresciani devono subire per poter iscrivere i figli ai corsi di nuoto», dichiara la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Mariachiara Fornasari. «Scene da terzo mondo fuori dalla piscina di Mompiano. Dopo la ritardata apertura del lido estivo di Lamarmora, la denuncia dello stato degli spogliatoi del centro San Filippo, questa è la ciliegina sulla torta», conclude la consigliera comunale.

Le fa eco il consigliere comunale della Lega Michele Maggi: «La San Filippo è da commissariare. Le immagini di stamattina a Mompiano, con le persone in coda per ore e ore in attesa di poter iscrivere i propri figli ai corsi di nuoto, non sono degne di una città come Brescia. Gente in coda all’alba, file chilometriche e nessuna certezza di concludere la pratica al termine dell’attesa. È questa l’immagine dell’efficienza del Comune e della sua controllata. Il sindaco Castelletti continua a sbandierare i risultati della smart city e a promuovere una fantomatica agenda digitale, ma ci ritroviamo nel 2024 a non poter nemmeno effettuare le iscrizioni online ai corsi di nuoto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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