Piazza Loggia, per la Svizzera il reato contestato a Toffaloni è prescritto

Negato il trasferimento coatto in aula dell’imputato per la strage, minore nel 1974 quando scoppiò la bomba
Piazza Loggia dopo la strage - Foto © www.giornaledibrescia.it
Piazza Loggia dopo la strage - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Le autorità svizzere hanno negato il trasferimento coattivo in aula di Marco Toffaloni, imputato davanti al tribunale dei minori di Brescia per la strage di Piazza della Loggia. Per le autorità elvetiche il reato è prescritto. Toffaloni che oggi ha 66 anni è svizzero e oggi risiede in Svizzera almeno dagli anni Novanta.

Per l’Italia invece pur a distanza di 50 anni dal 28 maggio 1974, l’allora minorenne Toffaloni – aveva 16 anni – può essere processato. In aula oggi non si è presentato nemmeno il fratello dell’imputato, che risulta irreperibile. Processo rinviato al 14 novembre per gli ultimi testimoni della difesa.

Duro il commento di Manlio Milani: «Rispettiamo la legge, ma sul piano morale Toffaloni doveva presentarsi in aula indipendentemente dalla sua colpevolezza o innocenza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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