Piano carceri, Castelletti: «Non risolve il problema di Canton Mombello»
Per la sindaca di Brescia Laura Castelletti l’ampliamento del carcere di Verziano così come è stato ripresentato ieri dal piano carceri del ministro della Giustizia Carlo Nordio non è sufficiente. «La nuova opzione su cui sarebbero al lavoro i tecnici ministeriali non risolve il problema che la vetustà, l’inadeguatezza di spazi e il degrado del “Nerio Fischione” pongono come prioritario», si legge in una nota diffusa dalla Loggia che racconta il contenuto di una lettera inviata da Castelletti nelle scorse ore a Nordio, al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, alla direttrice generale dell’agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme, e al provveditore Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna Fabio Riva.
Per la sindaca Canton Mombello va «definitivamente chiuso perché non più in grado di rispondere alla funzione di recupero e risocializzazione di chi sta scontando la pena», si legge. La critica della prima cittadina di Brescia si sofferma soprattutto sul fatto che «parrebbe che il progetto intenda affrontare solo parzialmente la questione, prevedendo il trasferimento di una parte dei detenuti del “Nerio Fischione” a nuove strutture. Anche di come sarà ampliato Verziano si sa ben poco, nemmeno se si svilupperà sulle aree già destinate all’edilizia carceraria o se coinvolgerà anche quelle limitrofe».
Castelletti, ricordando la sua lettera dello scorso primo dicembre sullo stesso tema, sottolinea inoltre di «non aver mai ricevuto, nonostante i solleciti e le interlocuzioni informali, alcuna risposta alla richiesta di istituire un tavolo di lavoro e di confronto che comprenda anche il Comune di Brescia» e questo «nonostante la comunicazione sia partita all’indomani dell’incontro promosso dall’allora presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli, e al quale hanno partecipato tutte le istituzioni e le rappresentanze politiche, e dell’avvenuta conferma da parte del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove che il piano di edilizia carcerario, rifinanziato, avrebbe compreso l’atteso intervento sulle strutture carcerarie cittadine».
Il Comune di Brescia ribadisce la propria disponibilità a collaborare con chi ha il compito di intervenire per risolvere una situazione a rischio collasso come quella di Canton Mombello, tra le carceri più sovraffollate d’Italia.
Il piano su Verziano
Nello specifico, l’ampliamento di Verziano prevede la realizzazione di un padiglione in grado di accogliere 220 detenuti: servirà ad alleviare il sovraffollamento di cui soffre anche l’altra struttura bresciana, quella di Canton Mombello, per la quale è comunque previsto un intervento di ristrutturazione.
Complessivamente sono 2.300 in Italia i nuovi posti previsti per i detenuti dal piano Nordio. Due gli obiettivi perseguiti, quello di «cercare di contenere la problematica del sovraffollamento» e quello «di migliorare le condizioni di vivibilità dei ristretti e degli operatori penitenziari». La strada seguita è quella «della realizzazione di nuovi padiglioni in plessi penitenziari già esistenti e quella della manutenzione ordinaria e straordinaria delle sezioni già attive».
«Gli interventi conservativi – rimarca il ministro – hanno consentito di poter recuperare posti detentivi inagibili per problemi edili e impiantistici, in modo da tendere al raggiungimento della soglia fisiologica del 5% di posti indisponibili, quota percentuale legata all’espletamento dei normali cicli di manutenzione ordinaria dei fabbricati (cadenza ventennale)».
E poi ci sono i nuovi padiglioni: i lavori riguardano, oltre che Verziano, Cagliari, Sulmona, Milano «Opera», Roma «Rebibbia», Bologna, Forlì, Milano «Bollate» e Pordenone.
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