Al Gaver una distesa di detriti e fango dopo l’esondazione dei torrenti

Ubaldo Vallini
Il Comune di Breno è al lavoro per avviare la pratica di intervento urgente alla piana, dove si cerca di rimuovere fango da case, strada e locanda
Piana del Gaver: bomba d'acqua e massi
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Dodici ore dopo la violenta bomba d’acqua, al Gaver sono tutti ancora impegnati a pulire gli scantinati dal fango e a spostare l’enorme mole di pietre e detriti che ha investito camper, auto e abitazioni, riversandosi sulla piana.

Nella notte tra domenica e lunedì la pioggia ha ingrossato il torrente Caffaro e quello che scende dalla Corna Bianca all’altezza della locanda Gaver, provocandone l’esondazione. I due torrenti hanno così portato una grandissima quantità di materiale verso valle.

Il fango ha riempito la cantina e il primo piano della Locanda Gaver, mentre i detriti hanno travolto un camper e due roulotte (tutti disabitati in quel momento): una è stata trascinata cinquanta metri sotto.

L’esondazione ha spaventato moltissimo i proprietari delle malghe e i villeggianti al Gaver, tra i quali anche una famiglia di Botticino con una coppia di nonni e due bimbi piccoli.

Sul posto sono ancora impegnati i Vigili del Fuoco, insieme al vicesindaco di Breno Salvetti, e una ditta specializzata. Il Comune di Breno fa sapere di essere al lavoro per avviare la pratica di intervento urgente tramite Regione Lombardia per mettere in sicurezza la zona e permettere ad alpeggiatori e alle attività della zona di tornare al più presto operativi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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