Peste suina, Lodrino si impegna a decinghializzare il territorio

La Redazione Web
Si tratta del primo comune italiano che segue l’appello di Assosuini per scongiurare la diffusione del virus
Alcuni cinghiali - Ansa © www.giornaledibrescia.it
Alcuni cinghiali - Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Finalmente i nostri appelli vengono ascoltati. A fronte di una scarsa reattività della politica nazionale e regionale, registriamo con enorme piacere l'approvazione di una mozione, all'unanimità, da parte del Comune di Lodrino che si impegna a decinghializzare il territorio comunale».

L’impegno concreto dei sindaci 

Lo scrive in una nota Assosuini che spiega: «I sindaci sono i primi responsabili della sanità sul loro territorio e fa piacere sapere che non tutti ignorano questo dato, ma anzi si impegnano concretamente nella tutela da parte del primo vettore della Peste Suina Africana. Questo perché - prosegue Assosuini - a fronte di una riduzione della pressione epidemica che si traduce in meno focolai, non dobbiamo abbassare la guardia».

L’espansione del virus

Secondo l’associazione degli allevatori suinicoli italiani «l'espansione del virus verso Parma e verso il bacino di Mantova, Brescia e Cremona è rimandata alla prossima primavera. Non si tratta di una ipotesi: è una certezza. Abbiamo davanti i mesi invernali in cui agire per ridurre la popolazione di cinghiali. È una tregua in cui i sindaci più attenti al territorio si armeranno e salveranno allevamenti e imprese dei propri Comuni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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