«Perché A2A sponsorizza grandi club di serie A e non il Brescia?»
Si pubblica il testo integrale di una lettera inviata alla stampa dall’avvocato Massimiliano Battagliola, capogruppo in Loggia della Civica Rolfi, e dai consiglieri Fabio Rolfi, Giovanni Viviani e Balwinder Singh, in merito a un’interrogazione per la sindaca di Brescia Laura Castelletti a proposito di alcune sponsorizzazioni di A2A di grandi club di serie A.
Dopo aver appreso dai mass media nazionali che la società A2A S.p.a., società controllata del Comune di Brescia, avrebbe posto in essere importanti contratti di sponsorizzazione e/o di collaborazione commerciale definiti dagli organi di informazione di «Partnership» e/o di «Official Energy Partner» con le società calcistiche di serie A denominate A.C. Milan, F.C. Internazionale, A.S. Roma e S.S. Lazio, oltre ad altre società sportive non calcistiche, il capogruppo della Civica Rolfi Sindaco, avv. Massimiliano Battagliola, ha depositato, a nome proprio e del gruppo consiliare di minoranza, una formale interrogazione alla sindaca di Brescia Laura Castelletti al fine di conoscere le ragioni, l’entità economica e, soprattutto, le motivazioni per cui, alla società calcistica locale del Brescia Calcio non verrebbe riconosciuto eguale trattamento con conseguente positiva ricaduta sulla città.
La società calcistica che, indipendentemente da qualsivoglia compagine societaria e conseguente presidenza pro-tempore, rappresenta, nolente o dolente, la nostra città e da ben 113 anni, con limitate risorse economiche, ma con tanto orgoglio, cerca di portare in alto l’effige della Leonessa, oltre a non poter giocare in uno stadio degno di tal nome, non riceverebbe, diversamente da altre realtà nazionali dai bilanci multi milionari, alcun sostegno da parte della principale azienda controllata dal nostro Comune, neppure quale sostegno al settore giovanile in cui militano centinaia di ragazzi bresciani e che in passato è stato in grado di raggiungere traguardi inimmaginabili e che ha consentito a molti di loro di diventare calciatori professionisti di alto livello e, addirittura, campioni del mondo.
«Troppo spesso, da cittadino bresciano e da tifoso – sottolinea l’avv. Battagliola – mi sento chiedere per quale motivo una città importante e “ricca” come Brescia, non abbia una squadra di calcio in serie A e, ultimamente, dopo i brevi gloriosi fasti dell’era Mazzone, Baggio, Guardiola e Pirlo, faccia fatica addirittura a condurre un campionato di vertice nella serie cadetta».
«La risposta è semplice: sino a quando, indipendentemente dalle diverse gestioni susseguitesi nella gestione del calcio professionistico a Brescia ed indipendentemente dalla condivisione o meno di certe scelte e politiche dell’attuale presidenza, una questione è certa e di lapalissiana evidenza: le realtà economiche della nostra città, in primis le più importanti in termini di bilancio, pare non mostrino concreto interesse verso le rondinelle e preferiscano sostenere altre squadre; questo problema c’è ed è sotto gli occhi di tutti ed i nostri giovani talenti che, in passato, sognavano un giorno di poter indossare la maglia bianco-azzurra con la “V” bianca, oggi militano in altre realtà calcistiche in altre province o, addirittura, in altre regioni».
È per queste principali ragioni che si chiede alla sindaca,
1) se è a conoscenza circa la natura degli eventuali accordi di «Partnership» e/o di «Official Energy Partnership» intercorsi tra la società A2A S.p.a. con le società calcistiche A.C. Milan, F.C. Internazionale, A.S. Roma e S.S. Lazio, al fine di conoscere se gli stessi siano meri rapporti di sponsorizzazione e/o anche rapporti di diversa natura commerciale, rilevato peraltro che la sigla A2A compare sulle divise da gioco ufficiali di alcune delle predette società sportive (A.C. Milan e F.C. Internazionale);
2) se è a conoscenza circa il fatto che detti contratti in oggetto risultino a titolo oneroso in capo alla società A2A S.p.a., in tal caso si chiede quale sia l’entità del corrispettivo economico versato da A2A S.p.a alle società sportive A.C. Milan, F.C. Internazionale, A.S. Roma e S.S. Lazio in relazione ai rapporti come sopra individuati;
3) se oltre ai contratti di sponsorizzazione e collaborazione con le società calcistiche A.C. Milan, F.C. Internazionale, A.S. Roma e S.S. Lazio, le risulta che la società partecipata A2A S.p.a abbia attualmente in essere analoghi accordi di sponsorizzazione, o di altra natura commerciale, con altre società sportive che militano nei campionati calcistici nazionali di serie A, Serie B e Lega Pro;
4) se la Sig.ra Sindaca sia a conoscenza dell’esistenza o meno di un analogo accordo di sponsorizzazione sportiva tra la società partecipata del Comune di Brescia denominata A2A S.p.a. e la società Brescia Football Club, principale società e realtà sportiva della città di Brescia e della provincia di Brescia, che milita con la propria squadra nel campionato nazionale di calcio serie B. In caso contrario si chiede al Sig. Sindaco se sia a conoscenza dei motivi e delle ragioni per le quali la società Brescia Football Club - e di conseguenza la città di Brescia - sarebbe stata esclusa da A2A S.p.a. dal «trattamento» e della considerazione sportiva di cui beneficiano le squadre calcistiche delle città di Milano e di Roma, riferendo in merito al Consiglio Comunale di Brescia.
Giova in conclusione sottolineare che laddove effettivamente venisse riscontrata l’amara circostanza che la più importante azienda controllata dal nostro Comune, peraltro quotata in Borsa, abbia deciso di destinare altrove importanti risorse economiche, anziché investirle anche sul territorio bresciano, ciò apparirebbe come una netta sconfitta politica e sociale della nostra amministrazione comunale che dimostrerebbe una forte debolezza e incapacità di indirizzo nella gestione delle proprie aziende controllate, a discapito anche della «brescianità» di cui le stesse dovrebbero mostrarsi portatrici.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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