Per l’Arnica un «viaggio incredibile» lungo trent’anni

Giuliana Mossoni
Ieri l’associazione di Berzo Demo ha celebrato ufficialmente i tre decenni dalla fondazione
Berzo Demo, 30 anni di Arnica
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Grandi idee e grandi cuori, per trent’anni che sono quasi volati via come in un soffio. Ieri l’associazione Arnica di Berzo Demo ha celebrato ufficialmente i tre decenni dalla fondazione, nella giornata esatta in cui, nel 1994, un gruppetto di volontari decise di creare questa realtà, prima di partire per prestare soccorso agli alluvionati di Alessandria.

In realtà, il sodalizio ha organizzato, lungo tutto il 2024, una serie di iniziative per festeggiare il traguardo, culminate ieri con la celebrazione partita dalla sede di via Del Volontariato, transitata dal monumento e proseguita con la messa, celebrata da don Angelo, anche lui volontario dell’Arnica, con i discorsi ufficiali e il pranzo al centro polifunzionale.

A commentare trent’anni di storia, in cui tutta la comunità ha voluto bene al gruppo, c’era il presidente Manolo Bosio, alla guida di Arnica da tredici anni, ma volontario da 27.

«È stato un viaggio incredibile – ha affermato –, per noi compiere trent’anni non è essere arrivati a un traguardo, ma è un punto di partenza. Arnica cercherà di allargare le vedute e collaborare con altre realtà sul territorio: la dimostrazione è stata la sera di sabato con l’Alleanza per la salute mentale, che ha conquistato il cuore di tutti. Cercheremo di portare avanti questa rete in Valle. Questo per noi è stato un anno particolare, carico di lutti, ma oggi sono sicuro che tutti stanno facendo festa con noi».

A portare i saluti, ieri mattina, c’era Rossano Carrisi, presidente della Federazione volontari del soccorso, e i rappresentanti del Ccv, Coordinamento volontari di protezione civile di Brescia Enrico Musesti e Thomas Salvetti, oltre al sindaco di Berzo Demo Gian Battista Bernardi.

«La vostra capacità – ha sottolineato il primo cittadino – è stata quella di non chiudervi. Sapete stare con la gente e siete una grande famiglia. Anche nei periodi più difficili, come la pandemia, noi eravamo sereni perché sapevamo che c’eravate voi al nostro fianco. Siete sempre i primi a intervenire in caso di emergenza, per incendi e alluvioni. E quando la gente vi vede arrivare si sente più sicura».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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