Per i 100 anni di Paolina un abbraccio grande quanto Gussago

Federico Bernardelli Curuz
Nata a Rudiano nel 1924, la signora Chiecca il 27 dicembre è stata festeggiata da tutta la comunità, sindaco compreso
La festa per i 100 anni di Paolina Chiecca - © www.giornaledibrescia.it
La festa per i 100 anni di Paolina Chiecca - © www.giornaledibrescia.it
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Cento candeline e una grande festa con parenti, amici e autorità per Paolina Chiecca, che il 27 dicembre ha raggiunto il traguardo del secolo di vita. Nata a Rudiano nel 1924, Paolina si è trasferita a Gussago nel 1973, dopo aver vissuto per anni a Sant’Anna. Madre di quattro figli, nonna di sei nipoti e bisnonna di nove pronipoti, Paolina rappresenta un esempio di resilienza e dedizione alla famiglia.

Rimasta orfana di madre a soli 13 anni, ha dovuto lasciare i campi per iniziare a lavorare in un bottonificio, un impiego che ha mantenuto per decenni. Ha vissuto gli anni difficili della guerra, affrontando sacrifici, ma senza far mancare nulla ai suoi figli. «Siamo sempre stati fortunati - raccontano i parenti -. Lei è sempre stata presente e ci ha permesso di vivere bene, meglio di tante altre famiglie».

A pochi giorni dal compleanno, Paolina si chiedeva se il sindaco sarebbe venuto a trovarla. E così è stato: il primo cittadino, Giovanni Coccoli, si è unito alla festa organizzata in casa, circondato dai tanti parenti. Nonna Paolina, di carattere forte e deciso, non si è lasciata sopraffare dall’emozione, ma ha apprezzato la sorpresa. Il giorno successivo, ha festeggiato al ristorante con 38 familiari, tra cui l’ultimo fratello ancora in vita. Per l’occasione, ha scelto il suo piatto preferito: lo spiedo.

Chiara, una delle nipoti, ha raccontato la sua storia: «Ha perso il papà a 9 anni e ha iniziato a lavorare giovanissima, ottenendo un permesso speciale. Durante la guerra ha atteso il ritorno del fidanzato, mio nonno, che era stato prigioniero in Russia. Si sono sposati il 18 gennaio 1947 e hanno costruito una vita insieme. Quando mio nonno si è ammalato per le conseguenze della prigionia, lei lo ha curato con dedizione».

Nel 1960 la famiglia si è trasferita a Brescia, poi nel 1973 a Gussago, dove Paolina vive tuttora con la figlia. Circondata da una famiglia affettuosa e presente, si mantiene attiva e stimolata, una delle chiavi della sua longevità. Con Paolina, il numero degli ultracentenari gussaghesi sale a sei; un capitale umano di storia, memoria, tradizione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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