Cronaca

Il Broletto a Salvini: «Rinviare il pedaggio sulla Corda Molle»

Nuovo appello al ministro dei Trasporti per il tratto di strada che «riveste un ruolo cruciale»
Pedaggio Corda Molle, il Broletto scrive a Salvini
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«Posticipare di un anno l’avvio del pedaggio sulla Corda Molle»: l’appello, l’ennesimo, al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini arriva, e per la terza volta, dal presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, e il consigliere delegato alle Strade, Paolo Fontana, che lunedì scorso hanno preso carta e penna e scritto una lettera al vicepresidente del Consiglio, nonché capo del dicastero del Mit, per «porre una particolare attenzione alla richiesta a suo tempo avanzata, per la questione relativa al pedaggiamento del tratto di Sp19 - raccordo autostradale A21 tra Ospitaletto e Montichiari - denominato "Corda Molle", una situazione di vitale importanza per la nostra comunità e le criticità ad essa connesse».

Il testo

Un appello fatto in nome proprio e per conto dei sindaci di 24 Comuni, compreso il capoluogo, sottoscritto anche dai presidenti di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, della Camera di Commercio di Brescia, Roberto Saccone, della Federazione Autotrasportatori Italiani di Brescia, Sergio Piardi, e Andrea Brighenti di Ascab, l’associazione degli spedizionieri e dei corrieri. L’intero territorio, insomma, chiede un intervento diretto del Governo per scongiurare l’imposizione del pedaggio da parte di Autovia Padana su un tratto di strada che «riveste - si legge nella missiva - un ruolo cruciale nel sistema dei trasporti per l’elevato numero di pendolari che si spostano attraverso il territorio bresciano, nonché per gli autotrasportatori».

La società concessionaria sta terminando il collaudo degli ultimi 13 chilometri di tratta e, come da convenzione, potrebbe imporre il pedaggio per recuperare gli investimenti di ammodernamento della ex Sp19.

Nella lettera si chiede di «rafforzare l’allineamento strategico tra la componente politica e quella amministrativa/tecnica del Ministero, al fine di garantire una visione condivisa e unitaria nell’attuazione delle decisioni operative sul tema e posticipare di un anno l’avvio del pedaggio per approfondire e concordare proposte alternative che abbiano il tempo di essere studiate e validate».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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