Pasqua, il vescovo Tremolada: «Siamo chiamati a portare speranza»
Nell’omelia della Pasqua dell’anno santo 1975, Paolo VI così parlò della resurrezione del Signore: «Lasciamo che la luce e la virtù di tanto mistero fluiscano sopra la nostra umanità. Perché la risurrezione di Cristo non è soltanto un suo trionfo personale, ma è altresì il principio della nostra salvezza e quindi della nostra risurrezione». Quello era il Giubileo del «Rinnovamento e della riconciliazione», mezzo secolo dopo papa Francesco ha indetto il Giubileo della speranza.
Il messaggio alla diocesi
«Viviamo questa Pasqua nella cornice dell’Anno santo – ha detto il vescovo Pierantonio Tremolada nel suo messaggio alla diocesi – da papa Francesco siamo chiamati a essere pellegrini di speranza; in questo momento pensiamo proprio al nostro Santo Padre per la sua salute un po’ in difficoltà, a lui va tutto il nostro affetto». Quindi gli auguri perché si possa vivere il Giubileo come «anno di grazia. Ricordiamoci sempre che Dio si rivolge a noi con benevolenza, che Dio è nostro padre». Quindi l’impegno di cui ognuno deve farsi carico: «Siamo chiamati a trasmettere speranza, poggiando sulla grazia che è l’amore di Dio, grazie al quale è sempre possibile che l’ultima parola sia sempre di vita».
L’incontro
Nel pomeriggio di sabato il vescovo è andato nella chiesa di Sant’Orsola di via Moretto per incontrare la comunità ucraina cattolica di rito bizantino, che appunto in quella chiesa si ritrova per le celebrazioni. Mons. Tremolada ha invitato tutti a sostenere la comunità attraverso la fede, attraverso la preghiera; ha espresso, ancora una volta vicinanza a un popolo martoriato dalla guerra. Il vescovo ha anche sottolineato, con soddisfazione, il percorso di condivisione tra la Diocesi di Brescia e i sacerdoti che seguono la comunità ucraina. Domani mattina alle 10, in cattedrale, il vescovo Tremolada celebrerà il solenne pontificale. La celebrazione della Pasqua, quest’anno coincide sia nel calendario gregoriano sia nel calendario giuliano, quindi nello stesso giorno per i cattolici e gli ortodossi.
Il pensiero per le comunità ortodosse
Il vescovo Tremolada ha inviato un pensiero pasquale alle comunità ortodosse presenti a Brescia:
«Carissimi Fratelli e Sorelle delle Comunità Ortodosse presenti in Brescia,
in questo anno 2025 viviamo il dono provvidenziale della coincidenza della data della Pasqua, che ricorre il 20 aprile sia nel calendario Giuliano, sia in quello Gregoriano. Papa Francesco, concludendo la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani lo scorso 25 gennaio, insieme ai rappresentanti delle Chiese Ortodosse in Italia e ad altri ministri delle Chiese cristiane, ha affermato:
“L’anniversario del Concilio di Nicea e la data comune della Pasqua rappresentano dunque un dono in questo anno di grazia; rappresentano anche una opportunità per tutti i cristiani che recitano lo stesso Credo e credono nello stesso Dio: riscopriamo le radici comuni della fede, custodiamo l’unità!”.
“Davvero il Signore è Risorto” (Lc 24,34).
Desidero unirmi a voi per testimoniare questo annuncio di gioia che offriamo al mondo.
Personalmente e a nome di don Roberto Ferranti e don Claudio Zanardini, insieme con la Chiesa Cattolica bresciana, formulo i più vivi auguri di una Santa Pasqua dal profondo del cuore perché dalle nostre celebrazioni possa sgorgare una feconda testimonianza di vita.
Fraternamente in Cristo,
Pierantonio Tremolada».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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