Apre per Pasqua il primo tratto della ciclopedonale sul lago d’Idro

Manca davvero poco per l’apertura della ciclopedonale che congiunge l’abitato di Anfo a quello di Ponte Caffaro, da dove poi si è collegati all’intera rete di quelle trentine. Sei chilometri a bordo lago realizzati sfruttando il passaggio del collettore che da qualche tempo porta i reflui dalla frazione lacustre di Bagolino al resto della rete valsabbina, fino alle linee di depurazione di Sabbio Chiese.
Per Pasqua, infatti, della ciclopedonale se ne potrà percorrere gran parte, vale a dire da Anfo fino alla zona di Sant’Antonio. Per l’ultimo tratto, già completato a dire il vero, c’è da attendere la messa in sicurezza di alcune frane a monte del tracciato. La speranza degli amministratori è di poter ufficializzare l’apertura competa entro la fine di giugno, rendendo così fruibile appieno uno dei tre lotti che permetteranno di completare l’intero percorso fino alla pianura e la città di Brescia.
Il progetto complessivo
C’è ancora molto da fare: il tratto che presto sarà interamente percorribile è stato realizzato grazie ad un finanziamento di 2 milioni e 400mila euro dalla Regione, altri 600mila ce li ha messi la Comunità montana di Valle Sabbia. Per gli altri due lotti, da Anfo a Idro e da Idro a Vestone, dove poi ci si allaccia alla greenway Vestone-Barghe – anche questa in via di ultimazione col ponte già posizionato sul fiume Chiese e la messa in sicurezza dell’attraversamento di Barghe – è stato calcolato che ci vorranno altri sei milioni di euro. Cifre per le quali si farà probabilmente appello ai fondi per i Comuni di confine.
La prosecuzione
A breve anche la realizzazione, finanziata con 500mila euro da parte della Regione, che permetterà di raggiungere, dalla rotonda di accesso al paese di Anfo, la zona dei Tre Capitelli di Idro, transitando dietro la galleria. Da qui raggiungere Idro evitando di pedalare sulla 237 del Caffaro non dovrebbe essere impresa difficile, già lo si può fare a piedi, anche se non si capisce bene come mai, al tempo della realizzazione di questa tratta del collettore fognario, avvenuta diversi anni fa, non si sia pensato di mantenere la stessa traccia anche per la ciclopedonale, optando invece per il ripristino in toto delle condizioni originarie.
Realizzare anche qui la ciclopedonale certo sarebbe costato molto di meno. Un doppio intervento ecologico dunque, fra Anfo e Ponte Caffaro: collettore e ciclopedonale. Il primo permetterà di evitare l’immissione dei reflui direttamente a lago, quando tutte le fognature saranno collegate, operazione ancora in corso. La seconda renderà maggiormente fruibile, a piedi o in bicicletta, gran parte della sponda destra dell’Eridio.
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