Parco fotovoltaico a San Zeno, nuovo progetto e nuovo tentativo

Elena Bolpagni
Si tratta di una proposta ridimensionata, che non riguarderà più i terreni di Borgosatollo, dove il Comune aveva negato l'autorizzazione
La zona interessata dal futuro parco fotovoltaico - © www.giornaledibrescia.it
La zona interessata dal futuro parco fotovoltaico - © www.giornaledibrescia.it
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Sembrava essersi spenta la possibilità di allestire il fotovoltaico in un parco, i promotori sembravano essersi ritirati dall’intenzione, invece è arrivata la svolta. Ma a differenza del primo progetto, la proposta, riavviata e corretta, vedrà interessati solo i campi appartenenti al territorio di San Zeno.

Il caso

Dopo il «no» secco dell’Amministrazione comunale di Borgosatollo, contraria all’operazione perché il fotovoltaico avrebbe consumato un’ampia area di verde pubblico, in quanto occupata da una distesa di pannelli solari, ora la palla passa solo nelle mani del Comune di San Zeno.

«Al momento la nostra posizione non differisce da quella tenuta nell’iter precedente – spiega il sindaco Marco Ferretti –. Gli atti depositari devono ancora essere esaminati: è una nuova pratica, ridimensionata rispetto a quella valutata la scorsa estate, per la quale il proponente non aveva dato più seguito alle integrazioni richieste, portando inevitabilmente il responsabile dell’Ufficio tecnico a rifiutare il progetto. Attualmente l’Amministrazione, attraverso gli uffici preposti, è in fase di presa visione degli atti e convocherà la conferenza di servizio attivando tutte le procedure necessarie per una nuova verifica di compatibilità e del pieno rispetto di tutte le norme che regolano la possibilità d’installazione di questi impianti. Si porrà attenzione al massimo rispetto della tutela territoriale».

Il no di Borgosatollo

Si apre, dunque, uno spiraglio per il progetto ridimensionato commissionato da Naviglio Energia srl. Nonostante non sia più parte in causa, Borgosatollo ribadisce la sua posizione come è stato nei mesi scorsi, quando l’impianto era previsto nelle vicinanze del ponte di via XXV aprile, sconfinando per un quinto nei campi del suo territorio. La contrarietà derivava dal fatto che la zona – con il fotovoltaico oltre 104mila metri quadrati – non sarebbe stata più coltivabile per 30 anni; posizione diametralmente opposto a quanto deciso nel Pgt che prevede la riduzione del consumo di suolo del 42%. Resta da vedere se ora l’intervento convincerà l’Amministrazione di San Zeno della sua fattibilità per i quattro quinti del parco.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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