Parco della musica John Lennon al Violino: riapertura entro il 2026

Paola Gregorio
Entro l’inizio del 2026 i 6mila metri quadrati di terreno contaminato saranno bonificati e restituti alla città: verranno piantati alberi in egual numero a quelli rimossi
Uno degli ingressi al parco Lennon
Uno degli ingressi al parco Lennon
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Entro fine 2025, inizio 2026, i 6.500 metri quadrati all’interno del parco della musica John Lennon in via della Trisia, al Violino, in cui erano state individuate contaminazioni ambientali, saranno restituiti al quartiere e alla città.

I lavori inizieranno ad aprile 2025 e dureranno circa nove mesi e mezzo. La Giunta ha infatti approvato il progetto esecutivo della bonifica, e la successiva messa in sicurezza.

Cos’era successo

Nel maggio 2020, a seguito di una segnalazione dei cittadini, era stato rimosso e poi analizzato un cumulo di rifiuti, abbandonato probabilmente all’inizio degli anni Duemila, quando era stata costruita la palestra. Si trovava in una parte del parco tra la palestra e la ferrovia.

Le analisi avevano evidenziato superi per i parametri di mercurio, Pcdd/Pcdf e Pcb: quest’ultimo, spiega Susi Canti, responsabile del settore Udp, Risanamento ambientale e bonifiche, «non è legato a quello del Sin Caffaro e quindi all’arrivo attraverso le rogge, ma probabilmente al trasporto di materiale».

La chiusura

L’Amministrazione da allora aveva interdetto la fruizione dell’area al pubblico. La cittadinanza era stata informata con un’assemblea pubblica. Quando erano emerse le criticità ambientali in un’area dietro la palestra, su una superficie di 959 metri quadrati, Arpa aveva chiesto di procedere con altre caratterizzazioni su altri mappali limitrofi all’area, per definire l’estensione dell’area contaminata, suddividendo in maglie il parco.

Da qui, nel Piano operativo di bonifica sono emerse due linee di azione, ovvero per tre maglie più a nord l’asportazione di terreno, scavo e sostituzione dei primi cinquanta centimetri di terreno, con successivo riempimento, mentre su tutta la linea adiacente alla ferrovia sarà fatta una messa in sicurezza operativa. 

«In questo anno e mezzo di mandato abbiamo proceduto con le bonifiche, perché priorità dell’Amministrazione è restituire ai cittadini ambienti salubri», sottolinea l’assessora all’ambiente, Camilla Bianchi. 

La nuova bonifica

«I mappali interessati dalla caratterizzazione integrativa sono stati tre, per complessivi 6.400 metri», precisa Canti. «In effetti su alcune di queste maglie sono emerse criticità ambientali. Saranno abbattuti gli alberi vicini al sedime ferroviario e come intervento compensativo ne saranno piantati in egual numero nelle aree limitrofe».  

Andrea Rolfi, presidente del Consiglio di quartiere del Violino ricorda: «In questi mesi c’è stata un’interlocuzione costante con noi. A inizio 2025 faremo un’altra assemblea pubblica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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