Papa Francesco è pronto a uscire dall’ospedale dopo più di un mese

Risolta la polmonite bilaterale e con la ventilazione meccanica non più necessaria, il Papa ha superato la fase acuta e dovrà ora affrontare un periodo di riabilitazione, presumibilmente non breve, durante il quale avrà ancora bisogno di ossigeno, dovrà fare esercizi di logopedia e dovrà tornare lentamente a muoversi e a camminare, oltre a risolvere e infezioni non ancora eliminate delle quali hanno parlato i medici nella conferenza stampa al Policlinico Gemelli.
La polomonite è risolta
«Se la polmonite bilaterale è sicuramente risolta, come hanno detto i medici, e una volta svezzato dalla ventilazione, il Papa non ha più bisogno dell'ospedale», ha detto all'Ansa Roberto Tarquini, primario di Medicina interna all'ospedale di Empoli e vicepresidente della Società italiana di medicina interna. Per il Papa come per tutti i pazienti della sua età e nelle sue condizioni, è vero che «se il ricovero non è più necessario, l'ospedale è un luogo pericoloso per le infezioni da batteri resistenti». Alla luce di questa considerazione, tornare a casa significa poter affrontare in sicurezza i tanti passi necessari per la riabilitazione.
Logopedia
Oltre all'ossigenoterapia domiciliare, volta ad assicurare il livello di saturazione di ossigeno in linea con il fabbisogno dell'organismo, Tarquini osserva che presumibilmente il Papa avrà bisogno di una riabilitazione logopedica, in quanto la prolungata ossigenoterpia ad alti flussi ha inaridito le mucose e che le condizioni generali dell'organismo potrebbero aver provocato danni funzionali ai muscoli che controllano la fonazione. Che il Papa dovrà imparare di nuovo a parlare lo aveva osservato venerdì il cardinale Prefetto della Fede, Victor Manuel Fernandez. È verosimile, inoltre, che per Papa Bergoglio sia necessaria anche una riabilitazione motoria, ha detto ancora l'esperto: «Bisogna considerare che il Papa ha trascorso molto tempo a letto e in poltrona e questo lascia supporre che possa avere bisogno di una fase di condizionamento motorio. Se riprendesse a camminare migliorerebbe tutto, a partire dalla dinamica repiratoria».
Virus
Meno chiaro il riferimento fatto nella conferenza stampa a virus e miceti che dovranno ancora essere eliminati. «È possibile che si tratti di infezioni opportunistiche ancora persistenti», ha detto il presidente della Simi riferendosi a infezioni da virus, batteri o funghi che trovano facile spazio in organismi dal sistema immunitario indebolito. «È possibile che avvengano in pazienti immunodepressi», ha osservato l'esperto riferendosi alla terapia con cortisone con la quale è stato trattato il Papa. Si tratta di infezioni che si risolvono con la somministrazione di farmaci per bocca e che richiedono tempi piuttosto lunghi.
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