Dalla messa deserta a «Time», il pontificato di Francesco in foto
Il pontificato di Jorge Mario Bergoglio sarà ricordato anche per i grandi gesti immortalati in foto iconiche che hanno fatto e faranno ancora la storia del mondo. Dalla preghiera in una piazza San Pietro deserta durante il Covid alla sofferenza negli occhi mentre prova ad alzarsi dalla sedia a rotelle per raggiungere la papamobile e stare vicino ai fedeli. Instancabile.
Dal commuovente abbraccio ad un malato all'incontro con i migranti a Lampedusa. Momenti che racchiudono il senso dei suoi anni alla guida della Chiesa cattolica, sempre dalla parte dei più deboli nel segno del rispetto e della solidarietà, ma anche dell’apertura e dei mea culpa.
Semplicità
L’abito bianco, per la prima volta senza mozzetta, stola e rocchetto, il tradizionale zuccotto e la croce che indossava già da cardinale. La prima immagine pubblica di papa Francesco è il simbolo della semplicità, ostentata davanti alle centinaia di migliaia di fedeli riuniti a piazza San Pietro. «Fratelli e sorelle buonasera», le sue parole mentre sorridente si presenta alla folla.
Resterà per sempre impresso nella mente lo storico abbraccio tra i due papi, Francesco e Benedetto XVI. Il bianco dei loro abiti si mescola al verde del parco di Castel Gandolfo. È il 23 marzo 2013, a dieci giorni dall'elezione, e Bergoglio incontra per la prima volta il suo predecessore dimissionario in quello che resterà un evento unico e indimenticabile. Lo stesso anno Bergoglio finisce sulla copertina del Time che lo elegge «Person of the year». La rivista pubblica un ritratto del Papa con il suo immancabile sorriso.

I fedeli
Circondato dall’affetto. In quasi tutte le immagini Bergoglio è sempre accanto ai fedeli, circondato dall'affetto delle persone in ogni angolo del mondo. Simbolica la sua visita ai migranti appena sbarcati a Lampedusa, le strette di mano con i naufraghi e il lancio in mare della corona di fiori in ricordo di chi in quelle acque ha perso la vita. È lui stesso, qualche anno dopo, a voler esporre al Palazzo Apostolico la croce donata da Mediterranea e composta da una serie di giubbotti salvagente.
Indimenticabili le immagini della tradizionale lavanda dei piedi del giovedì Santo, che Francesco decise di spostare dall'austera sede di san Giovanni in Laterano al carcere, prima in quello minorile di Casal del Marmo e poi in quello di Rebibbia, includendo anche rappresentanti femminili.
Viaggi apostolici
Dei suoi viaggi apostolici resteranno le immagini delle immense folle, gli abbracci e le continue beffe al cerimoniale per poter stare sempre vicino ai fedeli. Sull’aereo papale non si sottrae alle domande dei giornalisti e negli incontri pubblici è pronto a mettersi in gioco. «Se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo», disse di ritorno dal Brasile.
Nel 2022, in Canada, indossò il tradizionale copricapo indiano donato dal capo indigeno Wilton Littlechild. «Chiedo umilmente perdono per il male commesso da tanti cristiani contro le popolazioni indigene», disse.

Parole di rottura come quelle pronunciate il 24 settembre 2015 al Congresso statunitense, che per la prima volta nella storia ospitò un pontefice. Iconica l'immagine di Francesco dal podio davanti al presidente Joe Biden e allo speaker della Camera John Boehner.
Così come iconica è la foto della firma della storica dichiarazione congiunta all'Avana con il patriarca russo ortodosso Kirill. Era il 2016 e sei anni dopo la Russia avrebbe invaso l'Ucraina scatenando la guerra contro Kiev.
Durante il suo Pontificato, Bergoglio non ha mai fatto mai mancare la sua presenza all'estero. Nel 2014 si recò in Terra Santa per un commuovente momento di preghiera davanti al Muro del pianto di Gerusalemme.

Restano impresse nella mente, poi, le sue parole pronunciate dal palco allestito tra le macerie della guerra a Mosul, la cittadina irachena travolta dall'avanzata del Califfato dell'Isis.
La malattia
Con l'avanzare dell'età e i sempre più continui acciacchi, l'immagine di papa Francesco è stata sempre più spesso accompagnata dalla sedia a rotelle, la stessa su cui sedeva lo scorso 24 dicembre durante l'apertura della Porta Santa. La stanchezza non l'ha mai fermato, ha cercato quanto più possibile di essere vicino ai fedeli, anche quando la malattia gli toglieva il fiato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.