Paderno, il sindaco Vianelli: «Basta incertezze, torniamo in Cogeme»

Gabriele Minelli
La decisione va a sanare il contenzioso sorto nel 2017 per la liquidazione quote: soddisfatta la multiutility
La sede di Cogeme a Rovato © www.giornaledibrescia.it
La sede di Cogeme a Rovato © www.giornaledibrescia.it
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Il Comune di Paderno Franciacorta fa dietrofront e «torna» nell’alveo di Cogeme. Questa la scelta adottata con una delibera del Consiglio comunale a fine dicembre che segna una rottura con la decisione della vecchia Amministrazione comunale guidata da Silvia Gares di staccarsi dal gruppo Cogeme (scelta non dissimile da quella del Comune di Erbusco), aprendo nel 2017 un contenzioso legale per la liquidazione delle proprie quote, il 3,341% del capitale sociale.

Servizi

L’Amministrazione comunale guidata dallo scorso anno da Nicola Vianelli punta invece forte sulla società che si occupa, tra le altre cose, di energia e servizi idrici, e su quel che essa rappresenta anche storicamente (Paderno è tra i 12 Comuni storici legati alla partecipata).

«Con quest’atto ufficiale andiamo a sanare un contenzioso dai dubbi fondamenti e dagli esiti incerti che da alcuni anni bloccava le scelte strategiche dell’Amministrazione – spiega il sindaco Vianelli –, a fronte di un quadro di pesante incertezza, sia nei tempi sia nei valori. Non a caso, le altre amministrazioni comunali che facevano capo a Cogeme non intrapresero questo percorso. Per noi, stare in Cogeme significa mantenere un pezzo di storia della nostra comunità e allo stesso tempo ci consente di giocare un ruolo di primo piano nelle scelte della società».

In precedenza

Di diverso avviso era la precedente sindaca Gares, che aveva puntato forte sulla scelta di una coraggiosa indipendenza padernese, staccandosi dalla partecipata: «La partecipazione in Cogeme non è strategicamente ed economicamente conveniente» ha ribadito l’ex sindaca nel recente Consiglio comunale, parlando anche degli interessi politici che hanno spesso caratterizzato in negativo la storia più o meno recente della società e di un «indebitamento di Cogeme che sta crescendo costantemente e del quale poco si parla».

Fine dello stallo

Oggi il cambio di strategia targato Vianelli, che rompe con le scelte della Gares e con la situazione di stallo. Per cinque anni, fino a dicembre 2022, la richiesta di liquidazione di Erbusco e Paderno era stata, ricordiamo, sostanzialmente congelata per effetto della sospensione introdotta dalla Legge di Bilancio, e più precisamente dal comma 5-bis dell’articolo 24 del Decreto Madia, che di fatto autorizzava a non procedere all’alienazione delle società partecipate in grado di produrre un risultato medio in utile nel triennio precedente la ricognizione.

«Ruolo strategico»

Il cambiamento in seno al municipio padernese ha avuto il plauso del presidente di Cogeme Spa: «Uno dei miei primi atti da presidente, quasi tre anni fa, fu cercare un dialogo costruttivo e di buon senso con le due Amministrazioni comunali che richiesero la liquidazione delle quote – sottolinea Giacomo Fogliata –. Uno sforzo che, ad oggi, è stato ripagato da questa scelta di Paderno Franciacorta. Perciò ringrazio il sindaco, perché ha ribadito il ruolo strategico di Cogeme e quanto sia importante mantenere una realtà pubblica al servizio dei territori».

Sulla stessa linea di lunghezza si sono espresse le amministrazioni di Rovato, Cazzago San Martino e Castrezzato: «Tutti lavoriamo per il bene delle nostre comunità e per questo poter contare su una società come Cogeme ci garantisce servizi che altrimenti dovremmo reperire da privati con ulteriori esborsi economici. I tempi richiedono sempre più competenze, capacità di fare rete, investimenti a medio lungo termine».

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