Ospedale, strade e tram: scopri i progetti per la Brescia del futuro
Alcuni sono in corso di realizzazione, altri semplicemente in programma. In certi casi si parla solo di studi di fattibilità. Progetti che interessano il processo di trasformazione di Brescia: infrastrutture in città, collegamenti con altri territori e grandi opere che coinvolgono l’area urbana.
Nel volume «Next vision Brescia 2040», commissionato dalla Fondazione Campus edilizia al Centro di ricerche di mercato di Roma (Cresme) sono riportati i maggiori interventi che la città dovrebbe vedere realizzarsi nei prossimi anni.
Da quelli più conosciuti - come il tram (più di 420 milioni di euro) o la bonifica dell’area Caffaro (oltre 100 milioni) - a ipotesi che sembrano essere ancora lontane da una reale concretizzazione. C’è il nuovo Parco fotovoltaico all’ex Ideal Standard (dov’è in corso la demolizione), ma anche il nuovo Museo civico di Scienze naturali, che dovrebbe costare tra i 32 e i 44 milioni di euro.
Tra i progetti più costosi è presente il quadruplicamento in uscita da Brescia della linea ad alta velocità in direzione Verona. La spesa supera i 550 milioni di euro e dovrebbe portare alla creazione di un tracciato a doppio binario che affiancherà la linea storica Milano-Venezia e percorrerà il tessuto urbano di Brescia, passerà accanto a Rezzato e terminerà nel territorio di Mazzano.
In città dovrebbero essere costruiti 5 nuovi sottopassi ciclopedonali (6 potrebbero essere riqualificati) e realizzati 3 interventi sui parchi pubblici. I lavori sulla tratta devono terminare obbligatoriamente entro il 2026, perché alcuni fondi arrivano dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il piano di interventi per trasformare l’Ospedale Civile e l’Ospedale dei Bambini nell’«ospedale del futuro» presenta invece un importo di circa 500 milioni: 300 sarebbero per opere edili e 200 per opere complementari. L’obiettivo è quello di dare maggiore attenzione alla persona piuttosto che alla malattia, per questo sarà strettamente interconnesso alla sanità territoriale e di prossimità.
Il pronto soccorso avrà percorsi diversi per bambini e adulti e gli edifici saranno più funzionali. L’ala dedicata ai bambini verrà realizzata al posto della palazzina degli infettivi, che sarà demolita, stessa sorte che toccherà alla palazzina delle professioni sanitarie e al «satellite». I lavori potrebbero durare dieci anni e per consentire all’attività ospedaliera di proseguire (limitando i disagi) verrà allestito un hub temporaneo con 400 posti letto. La Regione ha confermato che le risorse verranno messe a bilancio quando si entrerà nella fase operativa.
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