Ospedale e Casa di comunità di Edolo, da lunedì via al maxi cantiere

Giuliana Mossoni
Presentato ieri mattina il progetto da 17 milioni per ammodernare la struttura dell’alta valle
Come sarà l'ospedale di Edolo: il render
Come sarà l'ospedale di Edolo: il render
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L’ospedale di comunità e la Casa di comunità di Edolo iniziano a prendere corpo. Prenderanno il via lunedì, nell’area dov’è oggi presente il nosocomio dell’alta Valcamonica, i lavori di riqualificazione complessiva della struttura, per un investimento che supera i 13 milioni di euro per le infrastrutture e 4 milioni per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale.

Il maxi progetto è stato illustrato ieri mattina dal direttore dell’Asst camuna Corrado Scolari e dal sindaco edolese Luca Masneri.

Strategie

L’opera di gran lunga più significativa è l’edificazione dell’ospedale di comunità da venti posti letto, che sarà realizzato dall’Asst con fondi Pnrr.

In parallelo ci saranno l’adeguamento antincendio e sismico, il condizionamento degli ambienti, l’installazione della rete wi-fi e il cablaggio delle connessioni digitali, tutti passaggi propedeutici allo sviluppo di sistemi informativi avanzati quali la cartella clinica elettronica. Grande attenzione sarà riservata al superamento delle barriere architettoniche, ma soprattutto all’ottimizzazione dei parcheggi e al risparmio energetico.

Nel concreto, l’opera prevede un ampliamento dell’attuale nosocomio, con la costruzione di un corpo di fabbrica adiacente all’esistente nel quale trasferire gli ambulatori specialistici di assistenza primaria della Casa della comunità e dove collocare il nuovo ospedale di comunità al di sopra dell’attuale parcheggio, che sarà mantenuto con un volume a un livello fuori terra.

Dal punto di vista architettonico è previsto un alto standard di accoglienza per privacy, sostegno e comfort, studiato per favorire un’elevata percezione di benessere abitativo per utenti e operatori. In tutto, verranno aggiunti circa 900 metri quadri in più.

L’intervento

Il cantiere durerà per un paio d’anni, in un’area del paese che già ospita numerosi servizi, tra cui la Rsa, l’asilo e gli ambulatori medici. Per questo c’è grande preoccupazione tra i cittadini, in particolare per la questione posteggi e per la viabilità.

A tal fine il Comune ha predisposto un piano di gestione, con la riorganizzazione delle aree esterne, ottimizzando i collegamenti con la viabilità esistente e ridisegnando il numero dei posti auto.

Con la riorganizzazione, partendo dagli attuali 55 posti auto su piazza Donatori di sangue, ci saranno 45 posti coperti sotto l’edificio e altri 13 ricavati su via Gelpi.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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