CronacaGarda

Ordigni nel lago di Garda, divieto di balneazione a Tignale

Simone Bottura
A imporlo un’ordinanza del sindaco Bonassi, che sospende anche la navigazione tra il Pra’ dela Fam e il porto. In quell’area verrà effettuata una bonifica
Il porto di Tignale - © www.giornaledibrescia.it
Il porto di Tignale - © www.giornaledibrescia.it
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Tre ordigni nel lago individuati da un sub: off limits l’area a lago tra il Pra’ dela Fam e il porto di Tignale. Lo stabilisce l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Daniele Bonassi, che dispone la «sospensione della navigazione e il divieto di balneazione, immersioni subacquee, pesca e accesso all’area a terra sulla zona demaniale» antistante il punto di ritrovamento degli ordigni, nella zona del Pra’ dela Fam.

L'area alla quale fa riferimento l'ordinanza del sindaco
L'area alla quale fa riferimento l'ordinanza del sindaco

La segnalazione

Il provvedimento comunale è stato emanato su indicazione della Prefettura di Brescia, alla quale la Guardia Costiera di Salò aveva inoltrato la segnalazione giunta da un privato cittadino che «durante attività di immersione subacquea avrebbe rinvenuto la presenza di tre ordigni bellici, a circa 20 metri di profondità e ad una distanza di 50/60 metri dalla costa, nello specchio lacustre antistante la spiaggia denominata Pra’ dela Fam». La Prefettura ha quindi invitato il 10° Reggimento del Genio guastatori di Cremona e il Nucleo Sdai (Sminamento difesa anti mezzi insidiosi) della Marina Militare a «effettuare opportune attività di verifica e, laddove necessario, operazioni di bonifica del fondale».

Uno scorcio del Pra’ dela Fam - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio del Pra’ dela Fam - © www.giornaledibrescia.it

L’ordinanza

Verifiche che hanno avuto riscontri positivi, visto che il Comune si è attivato con una specifica ordinanza che dispone le misure necessarie per assicurare un’adeguata cornice di sicurezza alle operazioni di bonifica degli ordigni, con l’ausilio della stazione dei Carabinieri di Gargnano e del Comando di Polizia locale di Tignale. Nell’ordinanza comunale, così come nella comunicazione della Prefettura, non si fa cenno alla natura e alla tipologia dei tre ordigni. Di certo il ritrovamento non rappresenta un fatto eccezionale.

Nel Garda si trovano un’infinità di ordigni bellici: granate, bombe d’aereo, spolette, proiettili. Durante la prima, e soprattutto la seconda guerra mondiale, nel lago è finito di tutto. E di tanto in tanto qualche reperto viene ritrovato. Come accaduto in questi giorni a Tignale, peraltro in un luogo che durante la stagione estiva è molto frequentato. Nelle prossime ore saranno definite le modalità di bonifica, con tutte le procedure di sicurezza e cautela previste in questi casi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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