Omicidio di Cologne, oggi la sentenza: Mossali respinge le accuse
«Non ho ucciso io Rama Nexhat, non mi sono procurato un’arma per farlo, non ho incendiato la sua auto. Prima che decidiate del mio futuro e di quello della mia famiglia, voglio ribadire che con la sua morte io non c’entro nulla». A parlare davanti ai giudici della Corte d’assise è Cristiano Mossali, il 53enne meccanico di auto di Palazzolo accusato dell’omicidio dell’uomo che gli aveva prestato denaro e che nell’estate del 2022 si era fatto insistente con lui nel tentativo di recuperarlo.
Sentenza in arrivo
Mossali, che deve rispondere di omicidio premeditato per aver teso una trappola mortale a Rama all’interno della sua officina, e di distruzione di cadavere per aver dato alle fiamme il corpo del suo creditore all’interno della sua autovettura nella campagna tra Capriolo e Cologne, ha preso la parola per dichiarazioni spontanee prima che i giudici guidati dal presidente Luca Tringali si ritirassero in camera di consiglio per la sentenza. Il pm Claudia Passalacqua, nell’udienza del 10 dicembre 2024, aveva chiesto la condanna all’ergastolo con isolamento diurno dell’artigiano. La sentenza è attesa in giornata.
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