Omicidio Bozzoli, rinviata l’udienza preliminare di Oscar Maggi
Inizia con un rinvio l’udienza preliminare per Oscar Maggi, l’operaio della fonderia Bozzoli accusato di concorso con Giacomo Bozzoli nell’omicidio di Mario Bozzoli, il 50enne titolare della fonderia di Marcheno scomparso l’8 ottobre del 2015.
L’avvocato di Maggi, Vera Cantoni, ha chiesto termini per studiare le carte. Il gup ha aggiornato l’udienza all’11 giugno. Maggi era in aula accompagnato dalla moglie. In tribunale anche la moglie di Mario Bozzoli e i figli Giuseppe e Claudio, che si sono costituiti parti civili e sono rappresentati dagli avvocati Vanni e Vieri Barzellotti.
Il rinvio a giudizio
Lo scorso agosto, a un mese esatto dalla condanna all'ergastolo di Giacomo Bozzoli, la Procura della Repubblica aveva chiesto il rinvio a giudizio di Oscar Maggi. Per sua stessa ammissione, il 46enne si trovava nella fonderia di Marcheno negli istanti in cui il corpo di Mario Bozzoli veniva inserito nel forno grande.
Le telecamere e l'intercettazione
Contro di lui ci sono le immagini delle telecamere della fonderia, che in quegli istanti lo riprendono mentre sta andando a riavviare l’impianto di aspirazione andato in blocco in seguito alla fumata anomala, che secondo gli inquirenti coincide con il momento in cui Mario Bozzoli venne gettato nell’impianto.
C'è poi un'intercettazione ambientale nella quale, parlando con Akwasy Aboagye (un operaio dell'azienda), dice che se «Beppe (Ghirardini, l’addetto al forno grande trovato suicida in alta Valcamonica dieci giorni dopo la sparizione di Mario Bozzoli, ndr), se Beppe dice qualcosa di sbagliato siamo rovinati».
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