Omicidio Borin, la Procura generale chiede 14 anni di carcere per Spina

Il badante tuttofare della 86enne ritrovata morta in casa nel 2019 è stato assolto in primo grado per non aver commesso il fatto
La casa di Diva Borin in via Ballini a Urago Mella - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
La casa di Diva Borin in via Ballini a Urago Mella - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Al termine dell’udienza d’appello il sostituto procuratore generale ha chiesto 14 anni di carcere per Salvatore Spina, il badante tuttofare accusato dell’omicidio di Diva Borin, 86enne che seguiva da anni e trovata morta in casa il primo marzo del 2019.

Spina in primo grado è stato assolto per non aver commesso il fatto.

I giudici sono in camera di consiglio. Per l’accusa l’anziana è stata strangolata con un foulard per questioni economiche in quanto a Spina sarebbe andata parte dell’eredità della donna secondo un primo testamento che però Diva Borin era intenzionata a cambiare dopo aver annunciato a Spina, la sera stessa del delitto, la volontà di assumere una badante diversa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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