Olio nei tombini, depositi abusivi e amianto: tre denunce a Coccaglio

Luca Bordoni
Pioggia di sanzioni e denunce per violazioni ambientali scoperte dalla Polizia locale del Montorfano
L'amianto veniva rimosso senza protezioni e raccogliendo i residui con scope - © www.giornaledibrescia.it
L'amianto veniva rimosso senza protezioni e raccogliendo i residui con scope - © www.giornaledibrescia.it
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Pioggia di sanzioni e denunce a Coccaglio per violazioni ambientali scoperte dalla Polizia locale del Montorfano. Il primo caso ha riguardato un cantiere edile dove si smaltiva abusivamente materiale contenente amianto. Gli agenti hanno scoperto che le lastre contenenti l’inquinante venivano anche rimosse senza protezioni, così da provocare la dispersione di polveri pericolose, raccogliendo i residui con semplici scope e senza che fossero trascorsi trenta giorni dalla comunicazione dei lavori all’Ats. Tutto ciò rappresenta una grave violazione al testo unico sulla sicurezza sul lavoro e alle leggi ambientali. I due proprietari della ditta, con sede a Treviglio nella Bergamasca, i proprietari del fabbricato e il direttore dei lavori sono stati denunciati.

Olio nei tombini

Il secondo illecito è stato rilevato in un’azienda metalmeccanica dove gli agenti hanno scoperto che gli oli esausti non venivano smaltiti correttamente, ma sversati nei tombini destinati alla raccolta delle acque piovane. Si tratta della seconda violazione di questo tipo riscontrata a Coccaglio nell’ultimo mese. Il titolare dell’azienda è stato denunciato per abbandono e smaltimento illecito di rifiuti.

Deposito di rifiuti

Infine nel cortile di un’attività di vendita di elettrodomestici è stata rinvenuta una vasta area di deposito di rifiuti, estesa per oltre 100 metri quadrati e priva delle necessarie condizioni igienico-sanitarie. Oltre alla denuncia per il reato ambientale, il titolare è stato segnalato anche per abuso edilizio a causa di irregolarità strutturali rilevate.

Pene e sanzioni

Le pene e le sanzioni, per questo tipo di reati sono molto severe: per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e il deposito si può arrivare all’arresto da sei mesi a due anni e ammende fino a 26mila euro. Per l’amianto, le sanzioni includono l’arresto da tre a sei mesi e multe fino a 6.400 euro. L’abuso edilizio, in caso di messa in ripristino, comporta invece una multa di 5mila euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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