A Ponte di Legno la protesta contro le Olimpiadi di Milano-Cortina
«La montagna non si arrende». Questo lo slogan scelto dal centinaio di manifestanti che, a un anno dall'apertura delle Olimpiadi di Milano-Cortina, si sono ritrovati questa mattina a Ponte di Legno.
La manifestazione è intesa dagli organizzatori come una risposta alle politiche di sfruttamento e dispendio delle risorse a favore di pochi, e a discapito dell'ambiente e delle comunità locali.
Al centro della protesta lo sfruttamento del territorio, la monocoltura dello sci, gli sprechi di denaro pubblico, l'insostenibilità degli impianti, l'aumento dei costi della vita e le condizioni di lavoro precarie. Le Olimpiadi, a detta dei manifestanti, sono eventi che catalizzano grandi sprechi, senza portare effettivi benefici alle aree che le ospitano. La manifestazione di stamattina segue quelle di Edolo e Darfo Boario Terme, che si sono svolte nelle scorse settimane.
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