Nuovo ospedale di Chiari: «Si valuti di sistemare l’esistente»
Un nuovo ospedale per Chiari? Domenico Codoni, consigliere di minoranza candidato sindaco all’ultima tornata elettorale, invita a guardare al futuro valutando tutte le opzioni compresa quella di sistemare e riorganizzare la struttura esistente. «In questi giorni – osserva – si è tornati a parlare della possibilità di costruire un nuovo ospedale nella nostra cittadina, un progetto già discusso negli anni ’80-’90 e ripreso circa dieci anni fa, ma di fatto mai avallato dalla Regione».
A suo avviso è fondamentale che l’ospedale rimanga «al centro del sistema sanitario locale e ubicato nel territorio clarense, in un modello hub-spoke con Brescia, ma come hub per il territorio circostante».
«Questa visione – chiarisce Codoni – era ben chiara già dieci anni fa alla passata Amministrazione comunale, di cui ho avuto l’onore di far parte, quando qualcuno pensava di accorpare il nostro ospedale a quello di Treviglio. Fortunatamente, questa ipotesi è stata scongiurata grazie a un intenso lavoro con le Amministrazioni confinanti a cura del sindaco Massimo Vizzardi, ma è rimasta un tema caldo per molto tempo».
La proposta
Secondo il consigliere il fatto che il 20% delle persone che accedono al pronto soccorso provenga dalla Bergamasca è «un indice per affermare che il servizio è di buon livello. La struttura ha bisogno di interventi, ma penso che una riflessione su una alternativa nell’attuale sede rispetto a una nuova struttura possa essere affrontata a livello progettuale. Uno dei problemi è la concentrazione del traffico su viale Mazzini, mentre rimane di fatto inutilizzato il “nuovo” ingresso, quello su via della Battaglia dove sono ora presenti numerosi parcheggi a raso e interrati».
Codoni aggiunge preoccupazione circa il fatto che «la nuova Amministrazione comunale clarense recentemente sia uscita dal consiglio di rappresentanza dei sindaci di Asst Franciacorta in cui si confrontano i decisori politici locali. Una presenza che, con il sindaco Vizzardi, era invece garantita e che ora viene a mancare. Questo è un tema delicato e preoccupante, che solleva dubbi sul fatto che l’attuale Amministrazione abbia piena consapevolezza dell’importanza di tutelare il nostro ospedale, che rappresenta il principale servizio pubblico (e il principale datore di lavoro) del territorio, da preservare senza compromessi».
«D’altra parte la presenza del consigliere Vizzardi in Regione, che conosce molto bene la questione, potrà al meglio tutelare e promuovere Chiari ed il territorio circostante. La partita con i territori confinanti e’ infatti delicata e servono rappresentanti serie e preparati per evitare a Chiari di subire decisioni che potrebbero essere profondamente amare».
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