«Nuova» Santissima di Gussago, museo e sala conferenze pronti dopo l’estate

Federico Bernardelli Curuz
L’inaugurazione sarà a settembre dopo due anni esatti di lavori da 1,2 milioni di euro
Il complesso della Santissima a Gussago - © www.giornaledibrescia.it
Il complesso della Santissima a Gussago - © www.giornaledibrescia.it
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Si avvicina a grandi passi l’inaugurazione della Santissima, un simbolo del territorio, oggetto di un imponente intervento di recupero e messa in sicurezza.

I lavori, iniziati il 5 settembre 2022, hanno coinvolto la chiesa quattrocentesca e le sue pertinenze, con un costo complessivo di un milione e duecentomila euro. Questa somma è il risultato di molte iniziative messe in atto da Comune, associazioni e cittadini, che hanno unito le forze per preservare questo prezioso patrimonio storico. Il taglio del nastro avverrà a settembre a due anni esatti dall’inizio delle operazioni.

Il cantiere

A capo dell’intervento c’è l’ingegner Silvano Tognolatti, che, durante uno degli ultimi sopralluoghi, ha dichiarato: «Il progetto è quasi completo. Mancano pochissimi dettagli. L’intervento è stato realizzato in due lotti. Il primo, di carattere strutturale, ha interessato il tetto e gli elementi murari, che sono stati ripristinati. Il secondo lotto, invece, ha riguardato la finitura, l’impiantistica e la realizzazione dei serramenti, ed è ora in fase di conclusione».

Grazie a questo lavoro di recupero, la chiesa ha mantenuto intatte le proprie caratteristiche originali e sarà utilizzata sia come sala per conferenze sia come museo. All’interno degli spazi della chiesa, infatti, è stata realizzata un’area reception, una zona ristoro con servizio bar - che sarà aperta il sabato e la domenica e gestita dai volontari del Gruppo Sentieri – e un’area espositiva che racconta la storia della Santissima e della comunità locale.

Scoperte

Durante i lavori, sono state fatte scoperte archeologiche significative, tra cui tre tombe altomedioevali, rinvenute al raggiungimento dello strato di roccia originario su cui poggiava l’antica struttura. Ritrovamenti, questi, che hanno fatto slittare le tempistiche di consegna della struttura. In aggiunta a queste tre tombe, sono stati individuati fori nella roccia viva che suggeriscono la presenza di un insediamento molto più antico rispetto alla costruzione della chiesa.

Questi reperti rimarranno visibili all’ingresso della chiesa, dove è stato lasciato a vista il punto in cui affiora la roccia, consentendo ai visitatori di ammirare le tombe recentemente scoperte. «La chiesa si presenterà come una sala per conferenze e un museo che racconta la storia della Santissima come luogo di sviluppo della comunità di Gussago - conferma Tognolatti -, dai primi insediamenti, risalenti al periodo preistorico, fino alla storia recente».

Sono infine in corso gli interventi di restauro degli affreschi, alcuni dei quali recentemente riscoperti (erano stati celati da una parete) di Paolo da Caylina il Giovane. Ora, grazie al restauro, potranno tornare a splendere.

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