Nomine docenti: l’Usr rassicura, ma le scuole restano col fiato sospeso

Anita Loriana Ronchi
L’Ufficio regionale: «Soluzione in dieci giorni». Intanto ieri c’è chi non ha attivato il tempo pieno
Una lezione in classe - © www.giornaledibrescia.it
Una lezione in classe - © www.giornaledibrescia.it
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Si naviga a vista in questi giorni nelle scuole bresciane. Dopo l’arrivo della nota da parte dell’Ufficio scolastico provinciale, venerdì scorso, in cui si annunciava il rinvio, per ora, della nuova tornata di nomine sulle Gps (Graduatorie provinciali supplenze) in attesa dell’immissione in ruolo dei vincitori del concorso Pnrr, la settimana è partita in maniera variegata, a seconda degli istituti. Ad essere più toccati, se lo spostamento dei docenti assunti a tempo indeterminato creerà dei vuoti non colmabili nell’immediato, sono gli Istituti comprensivi, che spesso funzionano a regime con il tempo pieno.

Meno avvertito il disagio nelle scuole superiori poiché, trattandosi di ragazzi più grandi, in queste prime settimane, si può gestire agendo sull’orario in entrata o in uscita. Dall’Ufficio scolastico regionale assicurano che, ieri sera, sono state avviate le operazioni di ruolo per gli insegnanti vincitori di concorso Pnrr e tutto dovrebbe concludersi nell’arco di 8-10 giorni ricordando, però, che in base al Dl 71/2024, se non completate prima le relative graduatorie, le nomine potranno protrarsi fino al 31 dicembre.

In provincia

Intanto all’Istituto comprensivo di Leno, ed in altri istituti dell’Ambito 10, si sta ancora col fiato sospeso poiché, riferisce la dirigente Vanda Mainardi, potrebbe andarsene a breve una ventina di docenti, anche di sostegno. «Alcuni di loro – spiega Mainardi – sono disperati, perché potrebbero essere mandati in un’altra provincia. Noi abbiamo cominciato con il tempo pieno, mentre a Ghedi, per esempio, non è stato possibile, ma vedremo che cosa accade nei prossimi giorni. Ancora una volta – sottolinea la preside – ci troviamo di fronte a un problema di tempistiche. Si sapeva di queste assunzioni in ruolo, come mai allora non ci si è organizzati? La scuola deve basarsi sulla progettazione, non può essere solo l’erogazione di un servizio in diretta».

Meglio va all’Ic Centro 3 in quanto, specifica la dirigente Loredana Guccione «non abbiamo posti accantonati e, finora, abbiamo ricevuto risposte positive dagli insegnanti chiamati per supplenze brevi dalle graduatorie d’istituto». Va specificato che la questione riguarda non tutte le cattedre, ma i cosiddetti «posti accantonati», cioè liberi fino al 31 agosto e riservati ai vincitori del concorso Pnrr, che non possono essere conferiti per supplenze annuali.

Anche al Castelli il clima è abbastanza tranquillo sia al diurno, sia al serale, con «l’eccezione –spiega la dirigente Simonetta Tebaldini – della “Scuola in ospedale”, che ha due posti accantonati (matematica e scienze)».

Poco chiara, poi, la questione dei docenti contrattualizzati da Gps che, se nominati in questi giorni in ruolo, non possono (come accadeva in passato) rimanere dove sono per svolgere l’anno di prova. Almeno così si era capito. Dall’Usr comunicano che «chi è già su un posto libero può restare» sempre che si verifichi la coincidenza che chi è sul posto accantonato risulti essere anche vincitore del concorso Pnrr. Eventualità che, a quanto pare, si verificherebbe in una «buona percentuale di casi».

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