Neonata rapita a Cosenza: la coppia aveva simulato una gravidanza

La donna si era finta un’infermiera per entrare nella stanza in cui la piccola era ricoverata e fuggire insieme al compagno. La gioia della madre: «Ho temuto il peggio, ora sono felice»
La madre riabbraccia la piccola dopo il ritrovamento - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La madre riabbraccia la piccola dopo il ritrovamento - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Arrestata la coppia che ha sequestrato la piccola Sofia Cavoto. La Polizia è intervenuta presso la clinica Sacro Cuore di Cosenza dopo la segnalazione. La bambina è stata rapita da due persone, un uomo ed una donna, quest'ultima presumibilmente fingendosi un'infermiera che, con la scusa di dovere assicurare cure sanitarie alla neonata, è entrata nella stanza dove era ricoverata con la madre e l’ha sequestrata, allontanandosi dalla struttura con il compagno a bordo di un’auto di colore grigio.

Le ricerche

Le ricerche sono partite immediatamente: dopo avere a lungo analizzato immagini di videosorveglianza della struttura sanitaria e di altri esercizi commerciali, gli inquirenti hanno individuato la coppia, residente nella vicina cittadina Castrolibero.

Il ritrovamento

Gli equipaggi inviati sul posto hanno rintracciato la piccola Sofia insieme ai due rapitori, un'italiana di 52 anni e un cittadino nigeriano di 41 anni regolare sul territorio italiano. Al momento del ritrovamento, l'uomo e la donna vestivano ancora gli abiti indossati durante il rapimento.

La coppia aveva simulato una gravidanza con i propri parenti, e all'arrivo degli agenti stava festeggiando la nascita della piccola Sofia, che indossava vestiti da maschietto. I due sono stati arrestati, mentre la bambina è stata riportata alla clinica tra le braccia dei genitori, e successivamente accompagnata all’ospedale di Cosenza per accertamenti.

Le parole della madre

«Al momento sono felice. È stato un incubo e in quei momenti ho pensato al peggio, di non rivederla più. Poi tutta la Calabria si è data da fare per trovare la mia bambina. Poliziotti, carabinieri, tutte le forze dell'ordine, tutti quanti. Accanto a me c'è sempre stata una poliziotta, Samantha, un angelo».

Così Valeria, la mamma di Sofia, ha ricordato i terribili momenti vissuti dal momento della scomparsa della figlia al ritrovamento. La donna è ancora ricoverata nella clinica Sacro Cuore. Lo choc al quale è stata sottoposta ha suggerito ai sanitari di trattenerla ancora. È probabile che la donna e la neonata possano tornare a casa domani o al più tardi dopodomani.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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