Neonata morta in Poliambulanza, archiviata la posizione dei medici

Sono state le stesse indagini della Procura a stabilire che non ci sono state negligenze, imprudenze o imperizie nel febbraio del 2024 quando, nella sala parto della Poliambulanza, era morta una bimba figlia di una donna bresciana di 22 anni.
Archiviazione
Sulla base di questi accertamenti era stata la stessa Procura a chiedere che le posizioni delle tre persone, personale sanitario in servizio durante la fasi finali del parto, indagate per omicidio colposo fossero archiviate.
E il Gip ha accolto la richiesta, chiudendo la vicenda che si era aperta dopo la denuncia dei familiari dei genitori, mamma bresciana e papà milanese, e che aveva previsto, come atto dovuto, l’iscrizione nel registro degli indagati di medici e ostetrici.
Dinamiche
Dopo il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia sul corpicino era emerso che quella mattina si era verificata una «distocia di spalla» cioè che la bimba, nella fase finale del parto, si fosse girata, in una posizione tale da rendere impossibile l’afflusso di ossigeno e da rendere necessarie manovre di emergenza da parte del personale sanitario che assisteva al parto per salvare il nascituro.
Era stata la stessa Poliambulanza a spiegare, nei giorni immediatamente dopo i fatti, che si era trattato di una «gravissima e imprevedibile complicanza» che era stata «prontamente diagnosticata e affrontata» anche «con il supporto del personale della terapia intensiva neonatale».
Una conclusione alla quale sono arrivati anche i consulenti della Procura che ha chiesto l’archiviazione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.