CronacaBassa

Nella notte di Natale vandali nella chiesa di San Rocco a Orzinuovi

Silvia Pasolini
Alcune persone hanno imbrattato il pavimento e le sedie con urina e mozziconi di sigaretta. L’amara scoperta è toccata ai custodi della chiesetta
L'interno della chiesa di San Rocco a Orzinuovi, presa di mira dai vandali nella notte di Natale © www.giornaledibrescia.it
L'interno della chiesa di San Rocco a Orzinuovi, presa di mira dai vandali nella notte di Natale © www.giornaledibrescia.it
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Nella notte appena trascorsa alcune persone sono entrate nella chiesa di San Rocco, a nord di Orzinuovi, e hanno imbrattato il pavimento e le sedie con urina e mozziconi di sigaretta.

L’atto sacrilego è stato scoperto stamattina dalla coppia di custodi della chiesa, che alle 8 si sono presentati puntuali ad aprire le porte dell’edificio sacro prima della messa di Natale. Dalle ricostruzioni di marito e moglie, i vandali sono entrati scavalcando un cancello laterale di due metri di altezza, salendo poi le scale che dal campanile immettono direttamente in chiesa.

«La strada dei mozziconi cominciava proprio da lì e subito ci siamo insospettiti perché ieri siamo rimasti a pulire la chiesa fino al tardo pomeriggio. Sotto i banchi di fronte all’altare della Madonna abbiamo poi scoperto un vaso rotto e successivamente, camminando verso la porta d’ingresso, abbiamo trovato il pavimento e le sedie bagnate, oltre ad altri resti di sigaretta per terra. Si è trattato di un gesto alquanto spiacevole».

Niente è stato rubato, tranne l’insegna esterna. «Le porte non sono state forzate, ma si è trattato di un atto barbaro, che non ha precedenti in questa chiesa e ha lasciato tanta amarezza agli abitanti di via Convento Aguzzano e alle comunità di Malpaga e Belprato» spiega la signora, che da più di 50 anni insieme ad una decina di persone di Malpaga si occupa delle pulizie e degli arredi di questo luogo sacro, immerso nella quiete della campagna orceana.

A parlarne è stato anche don Franco Cavalli durante la messa di Natale alle 9. Il sacerdote ha  stigmatizzato il fatto come una mancanza di rispetto, un'offesa non solo verso il patrimonio sacro, ma anche nei confronti della comunità religiosa, proprio nel giorno del Natale, che dovrebbe essere un momento di gioia, pace e condivisione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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