Cronaca

Nella lista nera degli anti Putin anche due lumezzanesi

Si tratta di un valgobbino di nascita e di uno di residenza, ma pochi li conoscono
Il presidente Vladimir Putin
Il presidente Vladimir Putin
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Ci sono anche due lumezzanesi, uno di nascita e un altro di frequentazione o addirittura di residenza, tra le persone elencate nella lista dei soggetti definibili come «anti putiniani» stilata dal Cremlino e che è arrivata nelle redazioni dei giornali ieri mattina. Tra esse la più nota è Giulia Schiff, 25 anni, pilota, già cadetta dell’Aeronautica, arruolatasi come volontaria per combattere in Ucraina.

Uno dei due lumezzanesi, Renzo Fusco, classe 1951, nativo di Montecchio vicentino, sui social è «amico» di diversi valgobbini. Alcuni dei quali, da noi interpellati, negano tuttavia di conoscerlo realmente. Tra gli «amici» di Facebook ci sono anche titolari di locali pubblici verosimilmente frequentati dal vicentino-valgobbino, ma che sostengono di non ricordare nemmeno che faccia abbia. Tra gli esercenti, qualcuno riferisce di averlo sentito nominare, anche se il ricordo risale ad almeno tre anni fa.

«Una persona di una certa età», si rammenta, «che ha mandato la richiesta d’amicizia» e che per questo appare sul social del titolare del bar. Un cliente abituale per qualche tempo, pochi mesi, che faceva colazione nel locale ogni mattina, pare. A quanto emerge, una persona riservata, che, consumata la colazione, se ne andava senza intrattenersi con gli altri clienti. Sulla lista, accanto al suo nome e al riferimento al comune e all’anno di nascita, la specifica che, semmai dovesse tornare in Russia, il suo documento d’identità dovrebbe essere ritirato. Il fatto che sulle pagine social di Fusco siano riportati poi altri contatti prevalentemente della frazione di Sant’Apollonio farebbe pensare che il vicentino potesse risiedere nella zona più a nord di Lumezzane. Dell’uomo, sempre sui social, è riportato anche un filmato di auto storiche relative alla gara di campionato italiano che si tiene in settembre, filmato che risale però a nove anni fa. Anche il primo cittadino Josehf Facchini, da noi interpellato, ha dichiarato: «Quel nome non mi dice nulla».

Così come quello dell’altro lumezzanese, stavolta di nascita, apparso sulla lista nera dell’autocrate del Cremlino. Si tratta di Giovanni Arsenio Scaroni (cognome di chiara matrice valgobbina). Anche di lui (classe 1955) il sindaco non sa nulla e gli avventori da noi interpellati nei locali valgobbini sanno poco, se non che - dice un anonimo - è un uomo non molto alto, fratello del gestore di un bar che poi è passato di mano. «Lavorava o lavora - aggiunge il nostro interlocutore - come operaio in una ditta di Sant’Apollonio e non credo avesse o abbia legami familiari particolari, perché quando era in ferie gli piaceva fare viaggi lunghi in paesi lontani».

Notizie frammentarie che comunque danno una caratterizzazione lumezzanese ai due personaggi in lista, non foss’altro che il nome della cittadina bresciana è riportato scritto in cirillico sul documento al fianco dello Scaroni e che, in ogni caso, qualche riferimento a Lumezzane anche per il Fusco è stato trovato. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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