Nel Bresciano nasce il «Patto per il Nord»

Alessandra Portesani
Più di 50 i tesserati e già tre sezioni aperte: a Palazzolo, Montichiari e Quinzano
La sezione di Quinzano del Patto del Nord © www.giornaledibrescia.it
La sezione di Quinzano del Patto del Nord © www.giornaledibrescia.it
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É ufficialmente nato il «Patto per il Nord». L’annuncio di questa nuova associazione politico-culturale era stato dato il 28 novembre a Rovato, ma a distanza di sole tre settimane, i tesserati hanno oltrepassato i 50 e le sezioni aperte sono ben tre: Palazzolo sull'Oglio, Montichiari e Quinzano d'Oglio.

Territorio

«Un ritmo di crescita davvero inatteso e che testimonia come una politica legata ai territori e capace di intercettare gli interessi della gente riesca ancora a fare presa – queste le parole del sindaco di Quinzano Lorenzo Olivari espulso dalla Lega –. In totale controtendenza al clima di sfiducia generale. Nella nostra sezione sono ben otto gli iscritti e si tratta di ragazzi e ragazze che, per la prima volta, hanno deciso di avvicinarsi alla politica».

Quindi non solo ex leghisti ma anche semplici cittadini senza precedenti tessere di partito innamorati del nuovo progetto, come i tanti ragazzi che si sono iscritti nella sezione di Palazzolo. «È sempre più difficile restare in una pseudo Lega centralista che ha tradito le nostre origini – queste le dure parole di Piantoni Angelo, ex segretario della sezione Lega di Palazzolo – valori invece ripresi dal Patto per il Nord in chiave più moderna e di contemporanea coerenza».

I membri della sezione di Montichiari del Patto del Nord © www.giornaledibrescia.it
I membri della sezione di Montichiari del Patto del Nord © www.giornaledibrescia.it

Sulla stessa linea anche Montichiari, dove è l'ex consigliera comunale Roberta Bicelli a farsi portavoce: «Avevamo un sogno – sottolinea – e qualcuno ce l'ha tolto e, quando un sogno muore, bisogna essere capaci di costruirne un altro, facendolo rivivere altrove e, nel Patto, il Nord ha ritrovato la sua identità e la sua degna rappresentanza».

Alla Stanadyne

E proprio alle porte di Montichiari ieri, giovedì 19, il Patto per il Nord ha portato un aiuto materiale e morale agli operai della Stanadyne, un centinaio di dipendenti in assemblea permanente dentro la sede che questa multinazionale ha a Castenedolo e dove, nonostante gli attivi, si rischia la liquidazione per investire in Paesi a minor costo del lavoro. Prodotti da forno, salame, vino, panettoni e altri beni alimentari sono stati donati al personale accampato nel cortile aziendale, con una vicinanza umana consumatasi in un'oretta di scambio di opinioni sorseggiando vin brulé davanti al fuoco di un bidone.

I membri del Patto del Nord con i dipendenti della Stanadyne © www.giornaledibrescia.it
I membri del Patto del Nord con i dipendenti della Stanadyne © www.giornaledibrescia.it

«Momenti questi che fanno bene ai nostri territori e ai nostri lavoratori, per i quali è necessario spendersi sia politicamente che umanamente – spiega uno dei fondatori e segretario del nuovo movimento Paolo Grimoldi –. Stiamo parlando di famiglie messe a rischio da scelte aziendali estere che, come avviene sempre più spesso, fanno business impoverendo il tessuto socioeconomico delle nostre realtà ospitanti. Era giusto esserci e non siamo mancati, perché, dove il Nord chiama, il Patto risponde».

A partire da gennaio 2025 il nuovo movimento politico avvierà una stagione fitta di appuntamenti territoriali, aprendo anche nuove sezioni già sulla linea di partenza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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