Nel Bresciano 1.200 colonnine elettriche per la ricarica: una ogni 5 auto green

Un punto di ricarica ogni cinque auto elettriche in circolazione nel Bresciano. I dati sono certo ancora contenuti, ma il mondo green avanza, anche sul fronte dei nostri mezzi di trasporto. Le «prese» pubbliche cui collegare l’auto elettrica sono circa 1.200 sparse un po’ ovunque nella nostra provincia; ce ne sono, per esempio, 5 a Ponte di Legno e, dalla parte opposta della provincia 6 a Carpenedolo.
La mappatura di tutti i punti su a2a.it/mobilita-sostenibile/stazioni-di-ricarica, compresi quelli di altri gestori: la media provinciale è di uno ogni venti chilometri. E tutto questo a fronte di un parco auto (sempre di ultimissima generazione) di quasi 6mila esemplari.
«Range anxiety»
Numeri, appunto contenuti (il parco circolante bresciano conta 825mila vetture), ma i dati parlano di una crescita sostenuta; interessante il dato 2023 delle immatricolazioni: sono passate da 1.185 del 2022 a 1.813, con una crescita boom del 53%. I punti ricarica sono ovviamente installati da vari gestori, quasi la metà di quelli bresciani sono a marchio A2A, circa cinquecento: 230 in città e 244 in provincia.
La ricarica pubblica è essenziale per superare la «range anxiety», ovvero la preoccupazione di non trovare un posto dove ricaricare l’auto elettrica prima che la batteria si esaurisca. Ovviamente l’auto può essere ricarica anche a casa, anche grazie alle wallbox: si tratta di dispositivi a parete appositamente progettati per ricaricare in assoluta sicurezza un veicolo elettrico.
A differenza di una presa domestica tradizionale, le wallbox sono progettate per resistere al rilascio continuativo di energia elettrica a potenze elevate. A livello nazionale i punti di ricarica (dato 2022) 36.772 (le colonnine sono 19.334, 14mila le location accessibili al pubblico), in crescita di 10.748 unità rispetto all’anno precedente, con un tasso di crescita di oltre il 40%.
Punto debole la rete autostradale, in questo caso i punti di ricarica a uso pubblico sono meno di 500, va detto che nel caso specifico si registra una crescita molto significativa (e veloce), nel 2021 i punti di ricarica in autostrada erano soltanto 118. Per quanto riguarda invece le diffusione territoriale, oltre la metà (precisamente il 58%) dei punti ricarica è al Nord Italia, in Lombardia 5.971: prima regione per punti ricarica.
Evoluzione
Le colonnine possono avere più punti ricarica, le City Plug di A2A possono arrivare fino a 14. Nel caso specifico si tratta di colonnine che offrono una ricarica lenta ed economica, senza restrizioni di tempo e senza parcheggi dedicati.
Fino a 7 kilowattora, non prevedono l’uso esclusivo degli stalli ai soli fini della ricarica, passando quindi dal concetto di stazione di ricarica tradizionale, dove la sosta dei veicoli è consentita solo nel periodo della ricarica, alla cosiddetta «sosta infrastrutturata», vale a dire l’installazione delle colonnine nei tradizionali stalli di sosta, senza sottrarre parcheggi da dedicare alla ricarica.
I tempi
In base ai dati Aci, il 90% degli italiani percorre mediamente meno di 60 km al giorno. Per ricaricare 60 km in un veicolo elettrico bastano 3 ore alla potenza di ricarica di 3,7 kW, o un’ora e mezza alla potenza di 7,4 kW. Tempi di ricarica paragonabili ai tempi medi di sosta in contesti urbani. Se poi si aggiunge che si stima che i veicoli stiano per oltre il 90% della loro vita utile parcheggiati, ecco che il tempo per la ricarica non manca certo.
L’aumento dei punti di ricarica va quindi di pari passo con la crescita delle auto a zero emissioni, ma indubbiamente la strada da fare è ancora molto lunga.
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