’Ndrangheta, suor Anna è libera: «Per ora niente volontariato in carcere»

Il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per suor Donelli: secondo l’avvocato Ranieli «concretamente non sono stati trovati i messaggi di cui parlano terze persone»
Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio del 13 dicembre - Foto © www.giornaledibrescia.it
Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio del 13 dicembre - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Per ora non tornerà a fare volontariato in carcere. «È una questione di opportunità», sottolinea il suo legale. Ma da oggi suor Anna Donelli torna libera. Il tribunale del Riesame di Brescia ha infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare che ad inizio dicembre aveva fatto finire ai domiciliari la religiosa, nata a Cremona ma residente a Milano, e indagata nell’ambito di un’inchiesta dell’antimafia su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Bresciano.

Le accuse a suor Anna

Suor Anna, storica volontaria nel carcere di San Vittore, secondo i pm bresciani Francesco Carlo Milanesi e Teodoro Catananti, era vicino, troppo vicino, alla famiglia Tripodi, padre e figlio, residenti a Flero, in provincia di Brescia e ritenuti vertici di un gruppo ndranghetista collegato a clan calabresi. E’ accusata di concorso esterno in associazione mafiosa, perchè per gli investigatori «si è messa a disposizione del sodalizio criminale per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere».

Una tesi sottoscritta dal gip, che aveva firmato la richiesta d’arresto, e poi confermata dallo stesso giudice dopo l’interrogatorio di garanzia dello scorso 13 dicembre quando suor Anna Donelli per oltre due ore, rispose a tutte le domande rigettando ogni accusa.

I presunti messaggi

Al centro dell’inchiesta «ci sono intercettazioni di terze persone che parlavano di messaggi da far consegnare alla suora, ma concretamente non sono stati trovati messaggi e su questo abbiamo basato il nostro ricorso» spiega l’avvocato Robert Ranieli, difensore di suor Anna. «Ha negato le accuse fin dal primo momento e aveva fortemente voluto farsi ascoltare dal giudice. È molto felice di ritrovare la libertà. Diciamo che è stato uno choc positivo, dopo quello decisamente negativo dell’arresto», prosegue il legale che attende ora le motivazioni del Riesame, con i giudici che si sono presi 45 giorni di tempo per depositare le ragioni dell’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare.

Di certo c’è che per un po’ la religiosa non tornerà tra i detenuti di San Vittore. «L’ordinanza del Riesame è positiva, ma il procedimento va avanti e suor Anna resta indagata. Dovremo parlare con il direttore del carcere, ma per una questione di opportunità è meglio che in questo momento non torni a fare volontariato in carcere», conferma il difensore di suor Anna.

Intercettazioni e frasi

  • Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia
    Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio del 13 dicembre - Foto © www.giornaledibrescia.it
    Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia
    Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia
    Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia
    Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia
    Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia
    Suor Anna Donelli dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Nelle oltre mille pagine di informativa firmata da carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, che per quattro anni hanno indagato sui movimenti della famiglia Tripodi, sono diverse le intercettazioni ambientali e telefoniche in cui i principali coinvolti – oggi ancora in carcere – parlano della religiosa come «una dei nostri» sottolineando il legame costruito in carcere. Frasi definite «millanterie» dal difensore di suor Anna. La stessa religiosa aveva poi detto al gip di essere stata fraintesa quando parlando proprio con i Tripodi, all'interno della loro officina ritenuta la base del clan, diceva di poter contare «su amici potenti» per risolvere una questione legata ad un incidente occorso ad una nipote.

Il gip non le aveva creduto, il Riesame invece ha annullato l’arresto. E suor Anna Donelli torna libera dopo 25 giorni agli arresti domiciliari.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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