’Ndrangheta, sequestrati beni per 726mila euro nel Bresciano
Non si ferma l’onda lunga dell’operazione Atto Finale che nel 2021 aveva colpito soggetti legati alla ’Ndrangheta che operavano in provincia di Brescia.
Il sequestro
Nelle scorse ore infatti Squadra Mobile e Guardia di Finanza hanno eseguito il sequestro di beni per 726mila euro ad un 68enne originario di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, ma residente nel Bresciano, colpito da una condanna per associazione a delinquere.
Secondo gli inquirenti l’uomo sarebbe «organico a un gruppo criminale di matrice ’ndranghetista che, con decine di società “cartiere” italiane ed estere, avrebbe permesso di movimentare decine di milioni di euro, derivanti da un sistema basato su fatture per operazioni inesistenti, a vantaggio d’imprese sull’intero territorio nazionale e grazie al quale sarebbe riuscito ad attuare una forma di “inquinamento” dell'economia legale facendo avere alle imprese stesse vantaggi illeciti».
Le misure
«Nei suoi confronti», continuano, «sono stati applicati la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Gioia Tauro per la durata di due anni e il sequestro ai fini della confisca di 726.217,50 euro.
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