’Ndrangheta a Brescia: dietro l’inchiesta incroci in carcere e ammissioni
Gli inquirenti iniziano a indagare sul clan Tripodi grazie alle intercettazioni a Canton Mombello
Pm antimafia: Teodoro Catananti e Francesco Carlo Milanesi - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Un’ammissione. «Sono un uomo dei Tripodi di Flero, referenti in Lombardia della ‘ndrangheta». Una frase che da il via ad anni di indagini, intercettazioni e appostamenti. A parlare dietro le sbarre di Canton Mombello nel 2020 in pieno Covid è Vincenzo Iaria, uno dei 30 arrestati giovedì nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia sulle presunte infiltrazioni mafiose nel tessuto economico locale. E uno dei sette accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso che «anche durante il
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.