Natale, messa di mezzanotte: «Grazia, umiltà e speranza»

Nella notte di Natale, la cattedrale di Brescia ha accolto i fedeli per la tradizionale messa di mezzanotte, celebrata dal vescovo Pierantonio Tremolada. In una celebrazione solenne, il vescovo ha offerto un’omelia che ha messo al centro il significato profondo della nascita di Cristo e la manifestazione della grazia di Dio.

Riprendendo le parole dell’apostolo Paolo nella lettera a Tito, «È apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini», mons. Tremolada ha sottolineato come il Natale sia il momento in cui l’umanità è chiamata a riconoscere e accogliere questa grazia divina. Attraverso un viaggio nel racconto evangelico della nascita di Gesù, il vescovo ha guidato i presenti a immedesimarsi nei sentimenti di Maria, rivivendo la meraviglia e lo stupore di una nascita tanto semplice quanto straordinaria.

Il contrasto e il mistero della nascita di Gesù

Il bambino Gesù in cattedrale a Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

L’omelia ha evidenziato il contrasto tra la grandiosità dell’annuncio angelico ai pastori e la semplicità della nascita di Cristo: un bambino deposto in una mangiatoia, nel freddo di una grotta. Questo segno, apparentemente modesto, nasconde il mistero della forza divina che si manifesta nell’umiltà e nella mitezza.

«Dio non teme la povertà, ma anzi la preferisce alla ricchezza», ha affermato mons. Tremolada, invitando i fedeli a riflettere su come Dio scelga sempre di amare e perdonare, anche di fronte al rifiuto e all’ingratitudine.

Un invito alla testimonianza concreta

Il vescovo ha poi richiamato i fedeli alla responsabilità di testimoniare questa grazia nella vita quotidiana. Ha elencato esempi concreti: accogliere chi è in difficoltà, sostenere i poveri, offrire consolazione e perdono. «La salvezza di Dio si è compiuta nel Cristo che è nato a Betlemme, ma attende la conferma di ciascuno di noi, lì dove la provvidenza di Dio ci ha posti», ha ribadito, richiamando ciascuno a un impegno personale.

Conclusione e messaggio di speranza

Mons. Tremolada ha concluso l’omelia con un messaggio di speranza, ricordando che il Natale è prima di tutto un evento interiore, una rinascita nel cuore di ciascun credente. Ha affidato i fedeli alla protezione della Vergine Maria, «colei che ha fatto della grazia di Dio la sorgente della sua gioia».

La celebrazione si è conclusa in un’atmosfera di raccoglimento e di festa, con i fedeli invitati a portare nel mondo il messaggio di pace e amore che il Natale rappresenta.