Traffico di droga, 45 arresti: il covo della cocaina era a Gussago

Sono due i gruppi criminali emersi dalle indagini della Procura di Brescia su un maxi traffico di droga che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 85 persone e all’arresto di 45.
Come funzionavano i gruppi criminali
Il primo gruppo criminale, che gravitava principalmente nella provincia di Brescia, avrebbe importato droga direttamente dai Paesi produttori. Nello specifico, avrebbe trattato cocaina dalla Colombia, grazie all’intermediazione di una donna collegata con il «clan del golfo», oltre ad hashish proveniente dal Marocco e fatto transitare in Spagna, dove tra l’altro sarebbe scappato uno dei destinatari della misura cautelare, già dichiarato latitante.

Il secondo gruppo – del quale avrebbero fatto parte parenti delle famiglie di ‘Ndrangheta Nirta e Strangio di San Luca, oltre a cittadini di origine albanese – avrebbe incentrato la gestione del traffico internazionale nella provincia di Brescia, in particolare a Gussago dove sarebbe stato creato un vero e proprio quartiere generale. Il covo in Franciacorta era adibito anche a sito di stoccaggio della droga proveniente dall’estero e destinata alla distribuzione in tutta Italia.
I rapporti con le mafie
Lo stesso gruppo sarebbe risultato in stretti rapporti con esponenti delle organizzazioni mafiose ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, Camorra, Stidda e Sacra Corona Unita, che avrebbero anche partecipato al sistema di distribuzione.
Le consegne, che avrebbero interessato tutto il territorio nazionale, sarebbero arrivate in località sottoposte al controllo di clan della criminalità organizzata, come i clan napoletani Contini della Arenaccia e Orlando-Polverino-Nuvoletta di Marano di Napoli, i mandamenti mafiosi palermitani di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova, Partinico e San Giuseppe Jato, la famiglia mafiosa di Villaseta ad Agrigento ed infine i clan stiddari della provincia di Caltanissetta.
Le indagini
Nel corso delle indagini, avviate nel 2022 e che hanno riguardato complessivamente 87 indagati, sono state arrestate in flagranza di reato 19 persone e sono stati sequestrati circa 135 kg di cocaina, 90 kg di hashish e 3 kg di marijuana, nonché due pistole calibro 45 con matricola abrasa. Nel complesso è stato contestato il traffico di circa 2.000 kg di cocaina, 1.500 kg di hashish e 700 kg di marijuana.
La droga, trasportata via mare e su gomma anche attraverso società compiacenti, è stata trovata in abitazioni, auto, in un caso all’interno di una delle cisterne di un autoarticolato per il trasporto del latte e in una cava in provincia di Lecce.
La droga sequestrata
Ad aprile 2023 è stata inoltre scoperta e sequestrata, nelle campagne della provincia di Reggio Calabria, una vera e propria raffineria clandestina per il taglio ed il confezionamento di cocaina, attività svolta da cittadini colombiani muniti di una ricetta dedicata per garantire la qualità della lavorazione della sostanza pura. In quell’occasione, oltre ad aver arrestato in flagranza uno dei cittadini colombiani e un italiano, sono stati rinvenuti e sequestrati 34 kg circa di cocaina brandizzata con i loghi «888», «Cartier» e con l’icona di una zampa, 11 kg circa di sostanza da taglio, un grosso quantitativo di acetone, una pressa idraulica di grosse dimensioni, frullatori, un forno a microonde, bilance ed altre attrezzature adibite al trattamento della sostanza.
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