Come l’Ai rende più inclusiva l’app che trasforma i quadri in musica

Alice Scalfi
A un anno dalla nascita a Moniga, MultiArt si trasforma in uno spazio di collaborazione creativa: introdotto un format per ipovedenti e non vedenti
Le immagini si trasformano in musica grazie a un algoritmo - © www.giornaledibrescia.it
Le immagini si trasformano in musica grazie a un algoritmo - © www.giornaledibrescia.it

Un’app che dà voce alle opere d’arte (e a qualunque altra immagine), traducendole in musica: MultiArt, nata un anno fa a Moniga, celebra il suo primo anniversario introducendo l’intelligenza artificiale e trasformandosi in uno spazio di collaborazione creativa. Un’evoluzione che la rende anche più inclusiva, grazie a un format ideale per ipovedenti e non vedenti. Le novità dell’applicazione sono state presentate settimana scorsa. L'app che con un algoritmo trasforma le immagini in musica Il prog

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