Movida in Carmine, opposizioni in Loggia all’attacco

Andreoli (FdI): «Le misure introdotte non sono state adeguate». Battagliola (Brescia Civica): «Risultati del sondaggio intuibili da semplice cittadino che cammina nel quartiere di sera»
Movida in Carmine - © www.giornaledibrescia.it
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«Questo report ci dà proporzioni probabilmente corrette con cui vengono pesati i problemi e i rapporti di forza tra soggetti diversi, ma anche uno spaccato delle singole volontà, che convergono tutte verso un piano di socializzazione in un quartiere dalle due facce così distanti tra loro».

Così l’assessore Andrea Poli in commissione Commercio commenta i dati emersi dal rapporto sulla vivibilità del Carmine. E se Poli non crea allarmismi («È abbastanza normale che i cittadini siano più sensibili alla sicurezza rispetto ad altri temi»), le opposizioni colgono la palla al balzo.

«Sono aspetti che non ci sorprendono - dice il consigliere di Fratelli d’Italia Carlo Andreoli -. Viene evidenziato ciò che abbiamo portato all’attenzione più volte come forza di opposizione sul decoro urbano e sulla sicurezza. Vi è un problema o, come piace dire alla maggioranza, una percezione del problema. Ed è evidente che le misure introdotte non sono state adeguate».

Anche per il consigliere Massimiliano Battagliola «i risultati erano abbastanza intuibili da semplice cittadino che cammina nel quartiere di sera». Ma Battagliola si dice perplesso sulla necessità di contemplare tre esigenze: «La libertà di movimento dei giovani in un quartiere di una città europea, il diritto dei residenti a vivere in pace e le attività commerciali che investono in una zona oggi punto di riferimento commerciale. Quale si vuole tutelare?».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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