La conferma dal Vaticano: «Il Giubileo non si ferma»

La Redazione Web
Così Matteo Bruni, direttore della sala stampa, a poche ore dalla scomparsa di Papa Francesco. Rimandata invece la canonizzazione del nuovo santo Carlo Acutis
Papa Francesco che apre la Porta Santa
Papa Francesco che apre la Porta Santa
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«Il Giubileo rimane aperto». L’annuncio del direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni arriva a poco più di cinque ore dalla notizia della morte di Papa Francesco e ha un duplice scopo: fugare i dubbi sul destino dei prossimi appuntamenti dell’anno giubilare e dare certezze ai milioni di pellegrini che avevano in programma di venire a Roma per l’Anno santo.

Un annuncio al quale se ne aggiunge un altro, della stessa portata anche se di senso opposto: la cerimonia di canonizzazione di Carlo Acutis, il nuovo santo di cui la Chiesa intende promuovere il culto tra i più giovani e per il quale si erano già prenotati 120mila fedeli, è sospesa. Dunque non ci sarà più domenica prossima, 27 aprile, ma è rimandata a data da destinarsi.

I pellegrini

La notizia della morte del Papa piomba sui pellegrini del Giubileo incanalati nel tragitto verso la Porta Santa in via della Conciliazione quando non sono neanche le 11. È un fulmine a ciel sereno per i tanti che affollano il percorso pedonale dedicato, al seguito delle grandi croci di legno innalzate a turno dai vari gruppi di pellegrini. A San Pietro le campane suonano a morto ma la fila non si interrompe, va avanti. Fino a domenica infatti in tanti coltivavano la speranza di incrociare Papa Francesco mentre era in preghiera nella basilica. E ieri, forse, a non far demordere i tanti in processione verso la Porta Santa, è stato proprio il desiderio di farsi ancora più prossimi al Papa appena deceduto.

Se tutto al momento è dunque confermato, il prossimo appuntamento giubilare – con ben altro spirito a questo punto, sarà quello del Giubileo degli adolescenti, che si apre venerdì 25 aprile e si chiude domenica 27. Possibile quindi che saranno proprio i giovani a interpretare di fronte al mondo i maggiori sentimenti di dolore, cordoglio e commozione per la scomparsa del Papa argentino con messe e anche veglie di preghiera.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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