Morto dopo la caduta al lavoro: indagati medici, soccorritori e titolari

Atto dovuto prima dell’autopsia di Paolo Gatta, operaio 53enne di Gardone Val Trompia, deceduto in Poliambulanza 10 giorni dopo l’infortunio al Banco di prova
Paolo Gatta è morto 10 giorni dopo la caduta
Paolo Gatta è morto 10 giorni dopo la caduta
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La Procura della Repubblica intende fare piena chiarezza sulla morte di Paolo Gatta, l’operaio di 53 anni, padre di due figli, spirato alla Poliambulanza dieci giorni dopo che era caduto da quattro metri di altezza mentre, nel periodo di chiusura per ferie, faceva la manutenzione di un aspiratore all’interno del Banco di prova nazionale delle armi portatili di Gardone Valtrompia di cui era dipendente da molti anni. La caduta era avvenuta il 12 agosto mentre il decesso mercoledì 21 agosto.

L’incidente

Sulle prime l’incidente non era sembrato particolarmente grave. L’operaio sarebbe sempre rimasto cosciente e avrebbe anche parlato con i familiari tanto che il trasporto in ospedale è avvenuto in codice giallo. Nel corso del ricovero però la situazione è andata peggiorando tanto che i medici non avevano mai sciolto la prognosi. Paolo Gatta è stato anche sottoposto ad un intervento chirurgico dal quale però non si sarebbe mai risvegliato fino al tragico epilogo con il decesso.

Quando il suo cuore ha smesso di battere si sono messe in moto tutte le procedure previste in casi come questi ed è stata immediatamente informata la Procura della Repubblica.

Le indagini

Il fascicolo per omicidio colposo, l’ipotesi di reato che si valuta in seguito ad un infortunio sul lavoro, è assegnato al sostituto Ines Bellesi e al Procuratore Aggiunto Nicola Serianni che hanno disposto l’autopsia sul corpo della vittima. Si tratta di un esame irripetibile e quindi, per dare la possibilità a tutte le persone potenzialmente coinvolte, di nominare propri consulenti che partecipino all’autopsia sono state indagate tutte le persone che hanno avuto a che fare con l’incidente e poi con i soccorsi e le cure di Paolo Gatta.

Nel registro degli indagati ci sono dunque i nomi dei datori di lavoro dell’operaio e dei responsabili della sicurezza, i soccorritori intervenuti sul posto e poi l’équipe medica che ha seguito la degenza. Solo nei prossimi giorni, sulla base dei risultati inviati in Procura dalla medicina legale, i magistrati decideranno se archiviare l’indagine oppure proseguire con ulteriori accertamenti nei confronti di tutte o solo di alcune delle persone indagate.

I funerali

Una volta eseguita l’autopsia è stato concesso il nullaosta per la sepoltura. I funerali saranno celebrati domani, giovedì 29 agosto, alle 16 nella chiesa parrocchiale di San Marco a Gardone Valtrompia. La camera ardente del 53enne è allestita alla casa funeraria l’Altra Riva di via Roma 42, a Gardone Valtrompia. L’orario di visita è dalle 9.30 alle 19.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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